L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime piena soddisfazione per l’operazione condotta congiuntamente dalla DIGOS e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Bologna, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antiterrorismo della Procura felsinea.

L’attività investigativa ha permesso di individuare e perquisire un giovane soggetto di origine marocchina, già residente in Emilia-Romagna e domiciliato nella bergamasca, fortemente attivo nella propaganda jihadista online, con contenuti che richiamavano in modo esplicito l’ideologia e la violenza dell’Islamic State.

La pericolosità del soggetto è stata ulteriormente amplificata dalla sua capacità di diffusione e proselitismo: il profilo social da lui gestito conta oltre 5.000 follower, ai quali venivano regolarmente proposti contenuti multimediali inneggianti al jihad armato, al martirio e alla lotta violenta.

Ancora una volta, la Polizia di Stato dimostra un altissimo livello di impegno e tempestività nell’attività di prevenzione antiterroristica, sia sul piano investigativo che su quello tecnologico e cibernetico. Un’attività intensa, costante e silenziosa, che è stata pubblicamente riconosciuta dal Ministro dell’Interno, le cui parole di apprezzamento rappresentano un forte incoraggiamento per tutte le donne e gli uomini che, con professionalità e dedizione, lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza nazionale.

L’Associazione rinnova il proprio plauso agli operatori e ai dirigenti della Polizia di Stato che, con determinazione e competenza, continuano a contrastare ogni forma di radicalizzazione violenta, salvaguardando i valori democratici e la sicurezza dei cittadini.

Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.

TERRORISMO, SODDISFAZIONE PER L’OPERAZIONE CONDOTTA DALLA POLIZIA DI BOLOGNA
(LA4NEWS/9Colonne) Roma, 1 lug – “L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime piena soddisfazione per l’operazione condotta congiuntamente dalla DIGOS e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Bologna, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antiterrorismo della Procura felsinea. L’attivita’ investigativa ha permesso di individuare e perquisire un giovane soggetto di origine marocchina, gia’ residente in Emilia-Romagna e domiciliato nella bergamasca, fortemente attivo nella propaganda jihadista online, con contenuti che richiamavano in modo esplicito l’ideologia e la violenza dell’Islamic State. La pericolosita’ del soggetto e’ stata ulteriormente amplificata dalla sua capacita’ di diffusione e proselitismo: il profilo social da lui gestito conta oltre 5.000 follower, ai quali venivano regolarmente proposti contenuti multimediali inneggianti al jihad armato, al martirio e alla lotta violenta. Ancora una volta, la Polizia di Stato dimostra un altissimo livello di impegno e tempestivita’ nell’attivita’ di prevenzione antiterroristica, sia sul piano investigativo che su quello tecnologico e cibernetico. Un’attivita’ intensa, costante e silenziosa, che e’ stata pubblicamente riconosciuta dal Ministro dell’Interno, le cui parole di apprezzamento rappresentano un forte incoraggiamento per tutte le donne e gli uomini che, con professionalita’ e dedizione, lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza nazionale. L’Associazione rinnova il proprio plauso agli operatori e ai dirigenti della Polizia di Stato che, con determinazione e competenza, continuano a contrastare ogni forma di radicalizzazione violenta, salvaguardando i valori democratici e la sicurezza dei cittadini”. Cosi’ in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.