827-2scorteSCORTE: LETIZIA (ANFP), ENORME ATTENZIONE A RIDURRE PROTEZIONE ‘QUESTO E’ IL MOMENTO PEGGIORE, LA CRISI AUMENTA TENSIONE SOCIALE’ Roma, 13 set. (Adnkronos) – “Questo e’ sicuramente il periodo peggiore per essere sereni nel ridurre le scorte. E puo’ degenerare”. Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell’Associazione nazionale dei funzionari di polizia, reagisce con preoccupazione alle intenzioni del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, di rivedere il numero delle scorte e quello degli uomini impegnati nella gestione delle piazze in occasione delle manifestazioni. “E’ una materia molto, molto delicata, soprattutto in tempi di crisi economica. C’e’ forte tensione sociale e gruppi eversivi o a tendenza eversiva possono alzare il livello dello scontro. Occorre stare bene attenti e non lasciarsi governare da un’eccessiva attenzione al lato economico delle funzioni delle forze di polizia”. A parere di Letizia occorre muoversi con “grande cautela, verificare tutti gli elementi di rischio, se le minacce siano attuali o no, da quali ambienti provengano. Non va dimenticato -ricorda che a maggio c’e’ stato l’attentato all’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. I risparmi di spesa non devono in nessun caso ricadere sul livello di sicurezza e di tutela delle persone”. La platea dei possibili bersagli di violenze mirate, ragiona Letizia, “si amplia inevitabilmente quando ci sono delle tensioni. Questo e’ sicuramente il periodo peggiore per essere sereni nel ridurre le scorte, e puo’ degenerare”, ribadisce. Inoltre, se possibile, la gestione dell’ordine pubblico e’ “ancora piu’ delicata di quella delle scorte. Il personale di piazza a volte puo’ apparire in presenza anche eccessiva in confronto al numero dei manifestanti. Ma la strategia di oggi e’ tesa al massimo contenimento, e si fa uso della forza solo in caso di necessita’. Ridurre uomini in ordine pubblico significa anche correre il rischio di dover usare una forza maggiore per il contenimento, una minore presenza di polizia puo’ creare scontri ancora piu’ violenti. E in ordine pubblico -conclude- non si sa mai cosa puo’ succedere”.

Ripreso da Il Messaggero

IL MESSAGGERO 14 SETTEMBRE 2012: SCORTE