La convocazione formale per il tavolo contrattuale 2021/2023 rivolta al patto ANFP-SIAP rappresenta molto più di un adempimento tecnico o una tappa burocratica. È, a tutti gli effetti, una svolta storica. Segna il riconoscimento pieno, politico e sindacale, del ruolo costruito con pazienza, determinazione e coerenza dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia che ha saputo attraversare stagioni complesse senza mai perdere di vista la rotta: la tutela concreta dei funzionari di Polizia.
È un risultato che non si improvvisa. È il frutto di una strategia solida, capace di affrontare con carattere le fasi difficili, talvolta silenziosamente, talvolta esponendosi con forza, ma sempre con il senso della misura e con lo sguardo lungo. Per vincere le resistenze occorre visione, perseveranza e un radicamento profondo nella realtà che si rappresenta.
Ma questo passaggio assume anche un significato ulteriore: la visibilità che la formalità istituzionale porta con sé. La convocazione ufficiale attribuisce all’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia un ruolo tangibile e significativo nella contrattazione del comparto, rafforzando l’immagine pubblica e la sua percezione a tutti i livelli – istituzionali, amministrativi e di categoria – come interlocutore pienamente legittimato e autorevole. Un’autorevolezza che non è mai stata sbandierata, ma che affonda le sue radici profonde in una storia trentennale di coraggio, coerenza, responsabilità e concretezza.
Chi ha la memoria storica di questo percorso – iniziato oltre trent’anni fa, quando parlare di rappresentanza per la dirigenza significava quasi sfidare l’ordine costituito – sa quanto è costato arrivare a questo punto. Le diffidenze, gli ostacoli formali, le incertezze normative; tutto è stato affrontato con pazienza e fermezza, costruendo giorno dopo giorno una credibilità che oggi trova piena legittimazione istituzionale, nel momento in cui il Governo convoca ufficialmente il nostro patto per definire il contratto dei dirigenti del Comparto Sicurezza e Difesa.
Ma non è tempo di celebrazioni. È tempo di responsabilità. Entriamo nella fase decisiva con la consapevolezza che le conquiste vere si misurano sul contenuto, non sul simbolo. La fiducia si rafforza con il valore delle idee, dei progetti e dei risultati conseguiti. Per questo, come sempre, affronteremo questa fase con spirito costruttivo, con la dote della memoria e con il senso del futuro.
Questo traguardo non è un punto d’arrivo, è il punto esatto da cui continuare, più forti e più uniti.
Roma, 16 luglio 2025
Enzo Marco Letizia
Editoriale 16 luglio contratto riconoscimento svolta storica