Gli incappucciati NO TAV che cospargono chiodi a quattro punte sull’autostrada del Frejus e fermano i mezzi pesanti compiono azioni assai pericolose in cui il rischio di un incidente con un esito letale è reale ed in grado di coinvolgere molti mezzi e nuclei famigliari.
La libertà di manifestare il dissenso contro un’opera non può trasformarsi in un’azione che mette in pericolo la vita di chi transita in autostrada. Chi lancia chiodi a quattro punte su una strada a scorrimento veloce accetta l’idea di uccidere poiché mette in essere un atto idoneo a commettere un omicidio. L’ala violenta del movimento no tav sta per fare un’irresponsabile salto nel passato, e ci domandiamo, inoltre, chi abbia invitato e favorito la presenza di cattivi maestri e provocatori di chiara natura eversiva. E’ giunto il momento che l’intera valle risponda alle violenze con atti espliciti e non con le sole parole di circostanza prima che accada l’irreparabile.
Comunicato stampa ripreso da tmnews, asca, ansa, adnkronos
Tav: Funzionari PS, chi lancia chiodi accetta idea uccidere Valle risponda a violenze prima che accada irreparabile
(ANSA) – ROMA, 7 AGO – “Gli incappucciati no Tav che cospargono chiodi a quattro punte sull’autostrada del Frejus e fermano i mezzi pesanti compiono azioni assai pericolose, accettando l’idea di uccidere poiché mettono in essere un atto idoneo a commettere un omicidio”.
Lo afferma il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) Enzo Letizia sottolineando che “la libertà di manifestare il dissenso contro un’opera non può trasformarsi in un’azione che mette in pericolo la vita di chi transita in autostrada”. “L’ala violenta del movimento No Tav – prosegue Letizia – sta per fare un’irresponsabile salto nel passato, e ci domandiamo, inoltre, chi abbia invitato e favorito la presenza di cattivi maestri e provocatori di chiara natura eversiva”. “E’ giunto il momento – conclude – che l’intera valle risponda alle violenze con atti espliciti e non con le sole parole di circostanza prima che accada l’irreparabile”.(ANSA).