DIRIGENTI: SARA’ DEL 4,8% L’ADEGUAMENTO ISTAT 2024
L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime grande soddisfazione per il significativo aggiornamento annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, riguardante il trattamento economico del personale dirigente della Polizia di Stato (personale non contrattualizzato), per l’anno 2024. Nella circolare n° 16, emessa dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato lo scorso aprile, viene affermato che l’incremento dei compensi relativi agli assegni fissi, continuativi ed allo straordinario, sarà del 4,8% in base ai dati dell’ISTAT, il quale dovrà essere recepito nello specifico DPCM in corso di perfezionamento, ai sensi dell’art. 24, comma 2, della legge 23 dicembre 1998, n° 448.
Questo adeguamento salariale è il risultato di una lunga e determinata campagna di rivendicazioni portata avanti dall’Associazione in difesa del meccanismo del cd. adeguamento ISTAT attuale, che ha sempre posto al centro delle sue priorità la giusta valorizzazione economica dei dirigenti di Polizia, nello specifico, ha difeso con forza l’attuale funzionamento del meccanismo del cosiddetto adeguamento ISTAT.
Come abbiamo, più volte, ricordato il trattamento economico dei dirigenti di Polizia, beneficia degli aumenti contrattuali del pubblico impiego, con un meccanismo derivato e differenziato nel tempo. Infatti, sull’aumento annuo della massa salariale della pubblica amministrazione, l’ISTAT, nei primi mesi dell’anno successivo, calcola la percentuale d’incremento per il personale non contrattualizzato (tra cui i dirigenti di Polizia e le qualifiche equiparate del Comparto sicurezza e difesa), tale percentuale sarà recepita con un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che dispone che l’adeguamento economico abbia efficacia a decorrere dal 1° gennaio. Com’è noto, per i tempi di emanazione, pubblicazione e recepimento del decreto, l’adeguamento viene corrisposto in busta paga mesi dopo, con gli arretrati, poiché i DPCM sono arrivati di solito in estate o in autunno e per il 2023, addirittura, a gennaio 2024. In merito, nei prossimi giorni, solleciteremo il provvedimento.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
ENZO LETIZIA