Destano forti perplessità le norme sulle disposizioni in materia di sanzioni delle pene detentive brevi, di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto e di sospensione del procedimento connessa alla prova dell’imputato, contenute nel Disegno di legge della riforma del processo penale, poiché i principi contenuti in tali norme, pur essendo condivisibili, in realtà calati nel sistema giudiziario italiano affetto da criticità strutturali corrono il rischio di scaricare sulla società civile e sulle Forze dell’Ordine il peso dell’esecuzione della sanzione penale.

Infatti, anticipare nel processo tali disposizioni, oggi curate dalla magistratura di sorveglianza, comporterà non solo un allungamento dei tempi del processo ma anche un aumento a dismisura della reclusione domiciliare che ricadrà sulle forze di polizia distogliendole in modo sensibile dal controllo del territorio.

Inoltre, sono ben note le debolezze della reclusione domiciliare nell’interrompere i legami dei rei con il loro ambiente delinquenziale, si corre il rischio di trasformare in polveriere le periferie ad alta densità criminale.

Per questo sollecitiamo un attenta riflessione del Governo e delle forze politiche in una materia così delicata che impatta direttamente sulla collettività.

GIUSTIZIA: FUNZIONARI POLIZIA, ‘RIFORMA PROCESSO PENALE RISCHIA DI SCARICARE PENE SU COLLETTIVITA”
Roma, 28 lug. (Adnkronos)
– “Destano forti perplessita’ le norme sulle disposizioni in materia di sanzioni delle pene detentive brevi, di esclusione della punibilita’ per particolare tenuita’ del fatto e di sospensione del procedimento connessa alla prova dell’imputato, contenute nel Disegno di legge della riforma del processo penale, poiche’ i principi contenuti in tali norme, pur essendo condivisibili, in realta’ calati nel sistema giudiziario italiano affetto da criticita’ strutturali corrono il rischio di scaricare sulla societa’ civile e sulle Forze dell’Ordine il peso dell’esecuzione della sanzione penale”. Cosi’ in una nota il Segretario Nazionale dell’Anfp (Associazione Nazionale Funzionari Polizia) Enzo Letizia in tema di riforma del processo penale.
“Infatti, anticipare nel processo tali disposizioni, oggi curate dalla magistratura di sorveglianza, comportera’ non solo un allungamento dei tempi del processo ma anche un aumento a dismisura della reclusione domiciliare che ricadra’ sulle forze di polizia distogliendole in modo sensibile dal controllo del territorio. Inoltre – prosegue – sono ben note le debolezze della reclusione domiciliare nell’interrompere i legami dei rei con il loro ambiente delinquenziale, si corre il rischio di trasformare in polveriere le periferie ad alta densita’ criminale”.
“Per questo – conclude Letizia – sollecitiamo un’attenta riflessione del Governo e delle forze politiche in una materia cosi’ delicata che impatta direttamente sulla collettivita’”.

Giustizia: funzionari ps,rischio scaricare pene su collettività

(AGI) – Roma, 28 lug. – “Destano forti perplessità le norme sulle disposizioni in materia di sanzioni delle pene detentive brevi, di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto e di sospensione del procedimento connessa alla prova dell’imputato, contenute nel disegno di legge della riforma del processo penale, poiché i principi contenuti in tali norme, pur essendo condivisibili, in realtà calati nel sistema giudiziario italiano affetto da criticità strutturali corrono il rischio di scaricare sulla società civile e sulle forze dell’ordine il peso dell’esecuzione della sanzione penale”. Ad affermarlo è il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia, in tema di riforma del processo penale.     “Infatti – spiega Letizia – anticipare nel processo tali disposizioni, oggi curate dalla magistratura di sorveglianza, comporterà non solo un allungamento dei tempi del processo ma anche un aumento a dismisura della reclusione domiciliare che ricadrà sulle forze di polizia distogliendole in modo sensibile dal controllo del territorio. Inoltre, sono ben note le debolezze della reclusione domiciliare nell’interrompere i legami dei rei con il loro ambiente delinquenziale, si corre il rischio di trasformare in polveriere le periferie ad alta densità criminale. Per questo sollecitiamo un’attenta riflessione del governo e delle forze politiche in una materia così delicata che impatta direttamente sulla collettività”.

Giustizia: funzionari ps, rischio scaricare pene su collettività
ANSA – ROMA, 28 LUG
– “Destano forti perplessità le norme sulle disposizioni in materia di sanzioni delle pene detentive brevi, di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto e di sospensione del procedimento connessa alla prova dell’imputato, contenute nel Disegno di legge della riforma del processo penale, poiché i principi contenuti in tali norme, pur essendo condivisibili, in realtà calati nel sistema giudiziario italiano affetto da criticità strutturali, corrono il rischio di scaricare sulla società civile e sulle Forze dell’Ordine il peso dell’esecuzione della sanzione penale”. Lo afferma in una nota il Segretario Nazionale dell’Anfp Enzo Letizia in riferimento al tema della riforma del processo penale. “Anticipare nel processo tali disposizioni, oggi curate dalla magistratura di sorveglianza – prosegue – comporterà non solo un allungamento dei tempi del processo ma anche un aumento a dismisura della reclusione domiciliare che ricadrà sulle forze di polizia distogliendole in modo sensibile dal controllo del territorio. Inoltre, sono ben note le debolezze della reclusione domiciliare nell’interrompere i legami dei rei con il loro ambiente delinquenziale, si corre il rischio di trasformare in polveriere le periferie ad alta densità criminale. Per questo sollecitiamo un’attenta riflessione del Governo e delle forze politiche in una materia così delicata che impatta direttamente sulla collettività”.