92-2-26letteraSignor Ministro,

apprezziamo la Sua volontà di affidare alla DIA, con il prossimo pacchetto sicurezza, i controlli antimafia per l’organizzazione e lo svolgimento dell’Expo di Milano, a conferma della sensibilità ed attenzione che da sempre Lei dedica al tema della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata.
Si tratta di un compito strategico per la sicurezza nazionale e per la credibilità del Paese nel contesto internazionale, che riconferma la DIA quale organo centrale per la sorveglianza e il monitoraggio delle grandi opere, mettendo a frutto il patrimonio informativo e professionale fino ad oggi raccolto e sviluppato.
Sarebbe altresì auspicabile, proprio per ottimizzare le informazioni anche per il futuro, che gli altri gruppi interforze che si occupano del contrasto alle infiltrazioni mafiose per la ricostruzione post terremoto all’Aquila ed in Emilia Romagna e per la realizzazione della Tav, rientrassero sotto la guida della DIA.
Naturalmente le attività connesse al rilascio della documentazione antimafia, per essere efficaci, occorre che siano accompagnate da una continua attività di monitoraggio delle imprese autorizzate, poiché ben conosciamo le capacità di infiltrazione mafiosa in società sane, soprattutto in momenti di crisi economica e finanziaria. Quindi sarà certamente opportuno rafforzare la struttura per consentirle l’azione di analisi ed investigazione preventiva, essenziali per fare emergere fenomeni o collegamenti ancora nell’ombra.
Servono davvero poche risorse in più per valorizzare e sfruttare appieno le enormi potenzialità di conoscenze e competenze della DIA: non vorremmo che per pochi milioni di euro producessimo danni per miliardi all’economia e alla credibilità del nostro Paese.
Ma occorre invece la tenace volontà politica di rafforzarla perché svolga la missione per la quale è stata creata per volontà di Giovanni Falcone: quello di razionalizzare il contrasto alle mafie ed il coordinamento delle investigazioni.
Siamo fiduciosi di trovare in Lei ascolto e risposte concrete.

Roma,19 giugno 2013

Enzo Marco Letizia

LETTERA AL MINISTRO DELL’INTERNO