(ANSA) – ROMA, 25 NOV – “Per contrastare la violenza contro le donne molto si sta cercando di fare ma appare evidente come ancora non basti. I passi in avanti in tema di informazione, specializzazione delle forze di polizia e tutela delle vittime sembrano non bastare di fronte alla cieca e folle determinazione di uomini che non si fermano davanti alle misure che la legge consente oggi”. Lo sottolinea in una nota Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’associazione funzionari di polizia, interviene con una nota in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “Per questo motivo e alla luce degli ultimi efferatissimi casi di cronaca, crediamo – aggiunge Lacquaniti – che occorra prevedere uno strumento nuovo per contrastare certi soggetti. Occorre per stalker e soggetti abusanti recidivi la possibilita’ di prevedere un automatico avvio a trattamenti sanitari obbligatori. Esattamente come avviene per soggetti non in grado di intendere e volere e pericolosi per se e’ per gli altri, condurli coattivamente a valutazioni e cure di tipo psichiatrico. Da qui, nel caso in cui il giudizio medico dovesse evidenziare un profilo di particolare e specifica pericolosita’ del soggetto, sottoporlo alle misure restrittive piu’ idonee”. “Se l’attuale assetto normativo, nonostante le nuove misure previste (come ad esempio l’ammonimento e il divieto di avvicinamento alla vittima) non riesce a fermare il fenomeno, crediamo necessario – osserva ancora il portavoce dell’associazione funzionari di polizia – introdurre misure capaci di bloccare quelle persone per cui tali misure non sono sufficienti, prima che realizzino i loro disegni di folle crudelta’ e non dopo. In questo senso – conclude – crediamo che l’inserimento di trattamenti sanitari obbligatori possa essere una nuova strada che sara’ ancora piu’ efficace nel momento in cui messa a disposizione dell’autorita’ giudiziaria, potra’ portare a misure cautelari realmente efficaci”.