Stiamo assistendo in questo delicatissimo periodo di emergenza non solo sanitaria ed economica ma anche sociale, ad una serie di messaggi continuamente rilanciati nei social network che contengono chiari estremi di illegalità.

Da ultimo, ma solo a titolo esemplificativo, ci imbattiamo nelle chat con l’invito di Antonio Pappalardo ad arrestare il Presidente della Repubblica e il Capo del Governo ed i Ministri.

Si tratta di un video datato, ma che ugualmente mantiene inalterata la sua potenzialità offensiva, esso ha ripreso a girare dopo la manifestazione dei gilet arancioni di Milano. 

Sono chiari ed evidenti i segnali prodromici ad una stagione di particolari tensioni sociali e di piazza e, proprio per questo, certi video hanno la potenzialità di istigare l’odio ed essere il brodo di cultura in cui possono maturare gesti eclatanti o armare la mano delle menti più deboli, le parole soprattutto in questo periodo sono pietre.

La rete non consente, di fatto, quello che un tempo era definito il diritto all’oblio ma ci ripropone, in continuazione, dichiarazioni che costituiscono vere e proprie minacce all’ordine e alla sicurezza pubblica, per questo richiediamo al Ministro della Difesa e all’Arma dei Carabinieri di prendere una posizione definitiva sull’uso della qualifica di Generale dell’Arma da parte di Antonio Pappalardo.

Un invito che faccio come Segretario dell’Associazione Funzionari di Polizia ma, anche come figlio di un Appuntato dell’Arma dei Carabinieri, la quale non merita di essere coinvolta in vicende e dichiarazioni inquietanti.

Roma, 23 giugno 2020

Enzo Marco Letizia

Anfp, Pappalardo istiga a odio, Difesa e Arma intervengano (ANSA) – ROMA, 23 GIU – “Stiamo assistendo in questo delicatissimo periodo di emergenza non solo sanitaria ed economica ma anche sociale, ad una serie di messaggi continuamente rilanciati nei social network che contengono chiari estremi di illegalita’. Da ultimo, ma solo a titolo esemplificativo, ci imbattiamo nelle chat con l’invito di Antonio Pappalardo ad arrestare il presidente della Repubblica e il capo del Governo ed i ministri. Si tratta di un video datato, ma che ugualmente mantiene inalterata la sua potenzialita’ offensiva”. Lo afferma Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari polizia.
“Sono chiari ed evidenti – secondo Letizia – i segnali prodromici ad una stagione di particolari tensioni sociali e di piazza e, proprio per questo, certi video hanno la potenzialita’ di istigare l’odio ed essere il brodo di cultura in cui possono maturare gesti eclatanti o armare la mano delle menti piu’ deboli, le parole soprattutto in questo periodo sono pietre”.
“La rete – osserva il segretario dell’Anfp – non consente, di fatto, quello che un tempo era definito il diritto all’oblio ma ci ripropone, in continuazione, dichiarazioni che costituiscono vere e proprie minacce all’ordine e alla sicurezza pubblica, per questo richiediamo al ministro della Difesa e all’Arma dei Carabinieri di prendere una posizione definitiva sull’uso della qualifica di generale dell’Arma da parte di Antonio Pappalardo”.
(ANSA).

Gilet arancioni: funzionari polizia, Pappalardo istiga a odio =

(AGI) – Roma, 23 giu. – “Stiamo assistendo in questo delicatissimo periodo
di emergenza non solo sanitaria ed economica ma anche sociale, ad una serie di messaggi continuamente rilanciati nei social network che contengono chiari estremi di illegalita’. Da ultimo, ma solo a titolo esemplificativo, ci imbattiamo nelle chat con l’invito di Antonio Pappalardo ad arrestare il presidente della Repubblica e il capo del governo ed i ministri”. Ad affermarlo e’ Enzo Marco Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia. “Si tratta di un video datato – ricorda Letizia – ma che ugualmente mantiene inalterata la sua potenzialita’ offensiva, esso ha ripreso a girare dopo la manifestazione dei gilet arancioni di Milano. Sono chiari ed evidenti i segnali prodromici ad una stagione di particolari tensioni sociali e di piazza e, proprio per questo, certi video hanno la potenzialita’ di istigare l’odio ed essere il brodo di cultura in cui possono maturare gesti eclatanti o armare la mano delle menti piu’ deboli: le parole soprattutto in questo periodo sono pietre”.
“La rete non consente, di fatto, quello che un tempo era definito il diritto
all’oblio – continua Letizia – ma ci ripropone, in continuazione, dichiarazioni che costituiscono vere e proprie minacce all’ordine e alla
sicurezza pubblica, per questo richiediamo al ministro della Difesa e all’Arma dei Carabinieri di prendere una posizione definitiva sull’uso della
qualifica di generale dell’Arma da parte di Antonio Pappalardo.
Un invito che faccio come segretario dell’Associazione funzionari di polizia
ma, anche come figlio di un appuntato dell’Arma dei Carabinieri, la quale
non merita di essere coinvolta in vicende e dichiarazioni inquietanti”.
(AGI)