Quanto accaduto oggi in Val di Susa, in occasione del Festival “Alta Felicità”, rappresenta un attentato deliberato alla democrazia e allo Stato di diritto. Critichiamo con estrema durezza non solo i gesti, ma l’intera pianificazione di violenza da parte di gruppi travisati che si sono mossi in modo coordinato e premeditato.

Sul piano dei fatti:

Circa 3.000 manifestanti hanno occupato un tratto dell’autostrada Torino‑Bardonecchia (A32), accendendo falò con masserizie e ostacolando irreversibilmente il traffico estivo ;

In almeno due cantieri – a San Didero e a Chiomonte – sono state divelte recinzioni, incendiati container e bagni chimici, e sbarrate le carreggiate con barricate improvvisate ;

I manifestanti, molti dei quali a volto coperto, hanno lanciato bombe carta, pietre, fumogeni e oggetti contundenti contro le Forze dell’Ordine, le quali hanno risposto con idranti per contenere la violenza della sommossa .

Parlare di dissenso pacifico sarebbe ignobile mistificazione. Non c’è discussione sulla legittimità delle proteste: qui si è consumato un crimine organizzato. Non richiamiamo alla tolleranza, ma al rigore: queste azioni vanno represse con ogni mezzo legale necessario, fino alla loro totale estinzione. Serve una forza di risposta che non sia solo reattiva, ma preventiva.

Il nostro sostegno alle donne e agli uomini in divisa è totale e incondizionato: hanno affrontato con professionalità ed equilibrio una situazione ad alto rischio, tutelando infrastrutture fondamentali e garantendo l’ordine pubblico. Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.

 

No tav: funzionari polizia, non protesta ma violenza eversiva / (AGI) – Roma, 26 lug. – “Quanto accaduto oggi in Val di Susa, in occasione del Festival ‘Alta Felicita’, rappresenta un attentato deliberato alla democrazia e allo Stato di diritto. Critichiamo con estrema durezza non solo i gesti, ma l’intera pianificazione di violenza da parte di gruppi travisati che si sono mossi in modo coordinato e premeditato”. Ad affermarlo e’ Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.
“Sul piano dei fatti – spiega -: circa 3.000 manifestanti hanno occupato un tratto dell’autostrada TorinoBardonecchia (A32), accendendo falo’ con masserizie e ostacolando irreversibilmente il traffico estivo; in almeno due cantieri – a San Didero e a Chiomonte – sono state divelte recinzioni, incendiati container e bagni chimici, e sbarrate le carreggiate con barricate improvvisate; i manifestanti, molti dei quali a volto coperto, hanno lanciato bombe carta, pietre, fumogeni e oggetti contundenti contro le forze dell’ordine, le quali hanno risposto con idranti per contenere la violenza della sommossa”. Per Letizia, “parlare di dissenso pacifico sarebbe ignobile mistificazione. Non c’e’ discussione sulla legittimita’ delle proteste: qui si e’ consumato un crimine organizzato. Non richiamiamo alla tolleranza, ma al rigore: queste azioni vanno represse con ogni mezzo legale necessario, fino alla loro totale estinzione. Serve una forza di risposta che non sia solo reattiva, ma preventiva. Il nostro sostegno alle donne e agli uomini in divisa e’ totale e incondizionato: hanno affrontato con professionalita’ ed equilibrio una situazione ad alto rischio, tutelando infrastrutture fondamentali e garantendo l’ordine pubblico”. (AGI)

 

NO TAV: FUNZIONARI POLIZIA, ‘NON PROTESTA, MA VIOLENZA EVERSIVA ORGANIZZATA’ Roma, 26 lug. (Adnkronos) – “Quanto accaduto oggi in Val di Susa, in occasione del Festival ‘Alta Felicita”, rappresenta un attentato deliberato alla democrazia e allo Stato di diritto. Critichiamo con estrema durezza non solo i gesti, ma l’intera pianificazione di violenza da parte di gruppi travisati che si sono mossi in modo coordinato e premeditato”. Cosi’ in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.
“Circa 3.000 manifestanti hanno occupato un tratto dell’autostrada Torino Bardonecchia (A32), accendendo falo’ con masserizie e ostacolando irreversibilmente il traffico estivo. In almeno due cantieri – a San Didero e a Chiomonte – sono state divelte recinzioni, incendiati container e bagni chimici, e sbarrate le carreggiate con barricate improvvisate. I manifestanti, molti dei quali a volto coperto, hanno lanciato bombe carta, pietre, fumogeni e oggetti contundenti contro le Forze dell’Ordine, le quali hanno risposto con idranti per contenere la violenza della sommossa. Parlare di dissenso pacifico – sottolinea Letizia – sarebbe ignobile mistificazione. Non c’e’ discussione sulla legittimita’ delle proteste: qui si e’ consumato un crimine organizzato. Non richiamiamo alla tolleranza, ma al rigore: queste azioni vanno represse con ogni mezzo legale necessario, fino alla loro totale estinzione. Serve una forza di risposta che non sia solo reattiva, ma preventiva”.
“Il nostro sostegno alle donne e agli uomini in divisa e’ totale e incondizionato: hanno affrontato con professionalita’ ed equilibrio una situazione ad alto rischio, tutelando infrastrutture fondamentali e garantendo l’ordine pubblico”, conclude