521-carceriNon si può pensare di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri parcheggiando negli uffici di Polizia gli arrestati in attesa di esser giudicati per direttissima, per tre motivi: il primo è dovuto alla carenza organica in continuo aumento, il secondo all’inidoneità delle camere di sicurezza esistenti presso le Questure, il terzo alla sottrazione di ulteriori agenti dal controllo del territorio al contrasto della microcriminalità.
La questione carceri è un problema antico come la cronica incapacità della politica a farvi fronte, la quale ha sempre rimandato l’adozione di un progetto che avesse messo in sinergia la tecnologia con una edilizia carceraria sostenibile come la ristrutturazione delle caserme dismesse.
Si vuol capire che il fallimento della sperimentazione del braccialetto elettronico sta nell’aver previsto per legge che esso può essere adottato solo su base volontaria del detenuto, il quale, per ovvi motivi, vuole andare agli arresti domiciliari senza nessuna forma di controllo.

Ripreso da asca, ansa, adnkronos

CARCERI:FUNZIONARI POLIZIA, NOSTRI UFFICI NON SONO CARCERI ‘BRACCIALETTO FALLI’ PERCHE’ ERA SOLO SU BASE VOLONTARIA’ (ANSA) – ROMA, 16 DIC – ”Non si puo’ pensare di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri parcheggiando negli uffici di Polizia gli arrestati in attesa di esser giudicati per direttissima, per tre motivi: il primo e’ dovuto alla carenza organica in continuo aumento, il secondo all’inidoneita’ delle camere di sicurezza esistenti presso le Questure, il terzo alla sottrazione di ulteriori agenti dal controllo del territorio al contrasto della microcriminalita”’. E’ quanto sottolinea in una nota il segretario nazionale dell’Associazione funzionari di polizia, Enzo Marco Letizia, aggiungendo che ”il fallimento della sperimentazione del braccialetto elettronico sta nell’aver previsto per legge che esso puo’ essere adottato solo su base volontaria del detenuto, il quale, per ovvi motivi, vuole andare agli arresti domiciliari senza nessuna forma di controllo”. ”La questione carceri – dice ancora Letizia – e’ un problema antico come la cronica incapacita’ a farvi fronte della politica, la quale ha sempre rimandato l’adozione di un progetto capace di mettere in sinergia la tecnologia con una edilizia carceraria sostenibile come la ristrutturazione delle caserme dismesse”.