L’operazione antiterrorismo conclusa oggi, 9 settembre 2025, con l’arresto nel mantovano di un cittadino bengalese di 37 anni accusato di aver svolto attività di propaganda jihadista, indottrinamento e arruolamento di giovani stranieri da destinare ad azioni violente e a sabotaggi contro servizi pubblici essenziali, rappresenta una significativa conferma della capacità operativa e investigativa del sistema di sicurezza del nostro Paese.

L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime profonda soddisfazione per il brillante risultato ottenuto grazie all’impegno congiunto delle Digos di Brescia, Genova, Mantova e Venezia, coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Brescia.

Il dispositivo investigativo ha saputo cogliere tempestivamente i segnali di radicalizzazione e attivare con efficacia tutti gli strumenti necessari a prevenire la trasformazione dell’ideologia in azione. Si è trattato di un lavoro articolato, attento e rigoroso, che ha saputo coniugare l’approfondimento informativo con la tutela dei diritti fondamentali.

Il nostro ringraziamento va alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che, anche in questa occasione, hanno dimostrato professionalità, equilibrio e senso delle istituzioni. La capacità di operare in sinergia tra uffici investigativi territoriali e centrali è uno dei punti di forza del nostro modello di sicurezza, e merita di essere valorizzata.

In un momento storico segnato da forti tensioni internazionali e da nuove forme di reclutamento radicale, l’operazione di oggi conferma l’importanza di una vigilanza costante e qualificata, fondata sulla competenza e sull’esperienza maturata sul campo a tutela della sicurezza collettiva e dei valori democratici del nostro Paese.

Così in una nota, Enzo Letizia, Segretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.

TERRORISMO: ANFP, ‘ARRESTO NEL MANTOVANO CONFERMA CAPACITA’ SISTEMA SICUREZZA PAESE’

Roma, 9 set. (Adnkronos) – “L’operazione antiterrorismo conclusa oggi con l’arresto nel mantovano di un bengalese di 37 anni accusato di aver svolto attivita’ di propaganda jihadista, indottrinamento e arruolamento di giovani stranieri da destinare ad azioni violente e a sabotaggi contro servizi pubblici essenziali, rappresenta una significativa conferma della capacita’ operativa e investigativa del sistema di sicurezza del nostro Paese”. Lo dice in una nota, Enzo Letizia, segretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia commentando il “risultato ottenuto grazie all’impegno congiunto delle Digos di Brescia, Genova, Mantova e Venezia, coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Brescia”.
“Il dispositivo investigativo ha saputo cogliere tempestivamente i segnali di radicalizzazione e attivare con efficacia tutti gli strumenti necessari a prevenire la trasformazione dell’ideologia in azione. Si e’ trattato di un lavoro articolato, attento e rigoroso – ha aggiunto – che ha saputo coniugare l’approfondimento informativo con la tutela dei diritti fondamentali. Il nostro ringraziamento va alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che, anche in questa occasione, hanno dimostrato professionalita’, equilibrio e senso delle istituzioni. La capacita’ di operare in sinergia tra uffici investigativi territoriali e centrali e’ uno dei punti di forza del nostro modello di sicurezza, e merita di essere valorizzata. In un momento storico segnato da forti tensioni internazionali e da nuove forme di reclutamento radicale, l’operazione di oggi conferma l’importanza di una vigilanza costante e qualificata, fondata sulla competenza e sull’esperienza maturata sul campo a tutela della sicurezza collettiva e dei valori democratici del nostro Paese”.

TERRORISMO, FUNZIONARI DI POLIZIA, COLPITO UN NODO DEL RECLUTAMENTO JIHADISTA

 (LA4NEWS/9Colonne) Roma, 9 set – “L’operazione antiterrorismo conclusa oggi, 9 settembre 2025, con l’arresto nel mantovano di un cittadino bengalese di 37 anni accusato di aver svolto attivita’ di propaganda jihadista, indottrinamento e arruolamento di giovani stranieri da destinare ad azioni violente e a sabotaggi contro servizi pubblici essenziali, rappresenta una significativa conferma della capacita’ operativa e investigativa del sistema di sicurezza del nostro Paese.
L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime profonda soddisfazione per il brillante risultato ottenuto grazie all’impegno congiunto delle Digos di Brescia, Genova, Mantova e Venezia, coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Brescia. Il dispositivo investigativo ha saputo cogliere tempestivamente i segnali di radicalizzazione e attivare con efficacia tutti gli strumenti necessari a prevenire la trasformazione dell’ideologia in azione. Si e’ trattato di un lavoro articolato, attento e rigoroso, che ha saputo coniugare l’approfondimento informativo con la tutela dei diritti fondamentali. Il nostro ringraziamento va alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che, anche in questa occasione, hanno dimostrato professionalita’, equilibrio e senso delle istituzioni. La capacita’ di operare in sinergia tra uffici investigativi territoriali e centrali e’ uno dei punti di forza del nostro modello di sicurezza, e merita di essere valorizzata. In un momento storico segnato da forti tensioni internazionali e da nuove forme di reclutamento radicale, l’operazione di oggi conferma l’importanza di una vigilanza costante e qualificata, fondata sulla competenza e sull’esperienza maturata sul campo a tutela della sicurezza collettiva e dei valori democratici del nostro Paese”. Cosi’ in una nota, Enzo Letizia, Segretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.

Reclutava jihadisti, Anfp ‘soddisfazione per l’operazione’

‘Conferma la capacita’ investigativa del sistema di sicurezza’ (ANSA) – ROMA, 09 SET – “L’operazione antiterrorismo conclusa oggi con l’arresto nel Mantovano di un cittadino bengalese di 37 anni accusato di aver svolto attivita’ di propaganda jihadista, indottrinamento e arruolamento di giovani stranieri da destinare ad azioni violente e a sabotaggi contro servizi pubblici essenziali, rappresenta una significativa conferma della capacita’ operativa e investigativa del sistema di sicurezza del nostro Paese”. Cosi’ Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.
“Il dispositivo investigativo – nota Letizia – ha saputo cogliere tempestivamente i segnali di radicalizzazione e attivare con efficacia tutti gli strumenti necessari a prevenire la trasformazione dell’ideologia in azione. Si e’ trattato di un lavoro articolato, attento e rigoroso, che ha saputo coniugare l’approfondimento informativo con la tutela dei diritti fondamentali”.
“Il nostro ringraziamento – prosegue il segretario dell’Anfp – va alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che, anche in questa occasione, hanno dimostrato professionalita’, equilibrio e senso delle istituzioni. La capacita’ di operare in sinergia tra uffici investigativi territoriali e centrali e’ uno dei punti di forza del nostro modello di sicurezza, e merita di essere valorizzata. In un momento storico segnato da forti tensioni internazionali e da nuove forme di reclutamento radicale, l’operazione di oggi conferma l’importanza di una vigilanza costante e qualificata, fondata sulla competenza e sull’esperienza maturata sul campo a tutela della sicurezza collettiva e dei valori democratici del nostro Paese”. (ANSA).