AL MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PS
Segreteria del Dipartimento
Ufficio V – Relazioni sindacali della
Polizia di Stato

Oggetto: straordinario in esubero – mancato saldo del secondo semestre 2022.

 

Il 23 novembre u.s. a poche settimane dalle festività Natalizie, apprendiamo con sorpresa che la Direzione centrale per i servizi di ragioneria ha comunicato che il prossimo mese di dicembre verranno corrisposte le ore di straordinario rese in eccedenza ai limiti mensili (c.d. Terzo Basket) per il solo periodo maggio-giugno 2022, a fronte di un dovuto ai colleghi che, al momento, si attesta a 18 mensilità (vale a dire un anno e mezzo di lavoro!)

Se è vero che il pagamento del cd “terzo basket” non è mai stato “codificato”, è altrettanto incontestabile che negli anni abbiamo assistito ad un progressivo “accorciarsi” dei tempi di pagamento e, parimenti, ad una consuetudine per cui, al più tardi con la mensilità di agosto, venivano pagati i primi sei mesi di esuberi dell’anno precedente e, tra novembre e dicembre, il restante semestre. Difatti:

– tra novembre e dicembre 2022 sono stati pagati gli esuberi relativi al semestre luglio-dicembre 2021;

– a luglio 2022 sono stati pagati gli esuberi del semestre gennaio – giugno 2021;

– a dicembre 2021 sono stati pagati gli esuberi per luglio – dicembre 2020;

– a luglio 2021 sono stati pagati gli esuberi per gennaio – giugno 2020;

– ad aprile 2021 sono stati pagati gli esuberi relativi ai mesi di agosto – dicembre 2019;

– a dicembre 2020 sono stati pagati gli esuberi relativi ai mesi di maggio – luglio 2019;

– a luglio 2020 sono stati pagati gli esuberi relativi ai mesi di gennaio – aprile 2019.

Ebbene, i dati di cui sopra ci dimostrano con certezza che siamo di fronte ad una “retromarcia peggiorativa” di ben tre anni, che frustra in maniera significativa le legittime aspettative di capacità di spesa del personale, dei colleghi funzionari e delle loro famiglie proprio quando, con le imminenti Festività, le spese aumentano (e si badi, sarebbe bene che aumentassero per “far girare l’economia”): mai come oggi, ci costa dirlo ma non possiamo non constatarlo, li abbiamo sentiti delusi e amareggiati.

Peraltro, ci teniamo a ribadirlo come già fatto lo scorso mese di settembre, tutto ciò giunge nell’ambito di una grave congiuntura economica, che vede un drastico e tangibile ridimensionamento del potere d’acquisto di stipendi già obiettivamente incongrui, rispetto alla delicatezza delle incombenze cui quotidianamente adempiamo.

Ma vieppiù: i fatti del 7 ottobre scorso hanno determinato un’ulteriore aggravio di lavoro per tutti gli Uffici, in particolare quelli operativi, che hanno dovuto intensificare i servizi su strada, nell’ambito di una maggiore e più capillare attività di monitoraggio e controllo del territorio e dei siti sensibili. Per non parlare dell’aumento di servizi di ordine pubblico: basti pensare alle numerose iniziative pro-Palestina e pro-Israele promosse settimanalmente in tutti i centri cittadini; all’aumento delle mobilitazioni studentesche e delle occupazioni; alle quotidiane iniziative sul tema della casa; al non cessato attivismo sulla grave questione della guerra in Ucraina.

Tali attività, va da sé, non possono essere affrontate con i tradizionali ed insufficienti “monte ore” di straordinari, per cui si è determinato il conseguente aumento di ore conferite nel cd terzo basket.

Viene da chiedersi allora, come si possa motivare, proprio adesso, a maggiore impegno tutto il personale di ogni ruolo e qualifica quando, a un mese dalle festività natalizie, non viene riconosciuto quello che negli ultimi due anni veniva pacificamente pagato proprio nel mese di dicembre, saldando soltanto due mensilità che, solitamente, erano già state liquidate in vista delle ferie estive.

Peraltro, lo ricordiamo anche oggi con la consueta trasparenza ed il pragmatismo che abbiamo sempre dimostrato, sappiamo bene che in un mondo ideale, da un lato il ricorso allo straordinario dovrebbe essere, per l’appunto, non strutturale ed utilizzato solo per specifiche esigenze, dall’altro il pagamento dello stesso dovrebbe essere per l’impegno di quanti prolungano la propria permanenza in ufficio “oltre l’orario di servizio” sacrificando tempo e spazio agli affetti più cari. Nella realtà, però, è cosa nota che la permanenza oltre le 36 ore settimanali è imprescindibile condizione per il buon funzionamento degli uffici; ed è altrettanto palese che per l’ormai atavica sproporzione tra il costo della vita e lo stipendio medio di un appartenente alla Polizia di Stato, la voce “straordinari” finisce per essere un elemento della propria retribuzione fissa, tale per cui oggi il tempestivo pagamento di tali emolumenti diventa imprescindibile non più per fronteggiare spese straordinarie ed emergenti, bensì per sostenere ordinarie esigenze di vita.

In questi mesi i colleghi hanno dato tanto, ben oltre l’ordinario, per far fronte a tutte le varie emergenti situazioni al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni democratiche, per cui ci pesa e ci rammarica dover chiedere con forza quello che avevamo già richiesto soltanto due mesi fa:

  • la calendarizzazione, nel più breve tempo possibile del pagamento, degli straordinari in esubero per le mensilità luglio – dicembre 2022;
  • un impegno concreto del Dipartimento ed un altrettanto concreto e genuino segno di vicinanza da parte dell’Esecutivo affinché il futuro pagamento di tali emolumenti – che, lo ribadiamo, si riferiscono a prestazioni già effettuate da oltre un anno- sia programmato e strutturato in modo tale da garantire che l’arretrato, non superi, al massimo, i 6 mesi.

A noi il compito di ricordare ai colleghi l’importanza delle responsabilità a cui siamo chiamati ed il valore strategico di rimanere compatti proprio in un momento così grave e delicato per il Paese e l’intero contesto geopolitico internazionale.

Ad altri la responsabilità, altrettanto importante, di non minare la serenità economica e, di conseguenza, quella familiare delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.

Roma, 27 novembre 2023

Enzo Marco Letizia

LETTERA ALL’UFFICIO RELAZIONI SINDACALI