L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime condivisione e sostegno alle parole del Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, pronunciate in occasione della presentazione della relazione annuale 2025 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Il tema posto dal Capo della Polizia rappresenta una delle sfide cruciali per la sicurezza del Paese: la diffusione delle piattaforme di comunicazione criptata end-to-end riduce drasticamente la capacità investigativa, rendendo più difficile contrastare fenomeni criminali complessi come il narcotraffico e le reti transnazionali che lo alimentano.
L’impossibilità di intercettare efficacemente le comunicazioni su applicazioni come Telegram, Signal e WhatsApp priva le forze di polizia di uno strumento investigativo decisivo, che per decenni ha consentito di prevenire e reprimere reati gravissimi.
È necessario un impegno congiunto sul piano normativo e tecnologico. Da un lato, occorre che l’Unione Europea valuti l’introduzione di obblighi per i provider stranieri analoghi a quelli previsti per le compagnie nazionali; dall’altro, serve investire in ricerca e innovazione, dotando la Polizia di Stato di strumenti adeguati e aggiornati per fronteggiare la complessità delle nuove minacce.
Come Funzionari di Polizia, riteniamo che affrontare questo nodo sia indispensabile per tutelare la sicurezza dei cittadini e rafforzare l’efficacia delle indagini contro la criminalità organizzata e i traffici di droga.
L’appello del Prefetto Pisani chiama le istituzioni e la politica a una riflessione urgente e responsabile: senza strumenti adeguati e regole condivise, la lotta alle mafie e al narcotraffico rischia di perdere incisività.
Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.
SICUREZZA: ANFP, ‘BENE CAPO POLIZIA SU INTERCETTAZIONI’
Roma, 1 ott. (Adnkronos) – “L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime condivisione e sostegno alle parole del Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, pronunciate in occasione della presentazione della relazione annuale 2025 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Il tema posto dal Capo della Polizia rappresenta una delle sfide cruciali per la sicurezza del Paese: la diffusione delle piattaforme di comunicazione criptata end-to-end riduce drasticamente la capacita’ investigativa, rendendo piu’ difficile contrastare fenomeni criminali complessi come il narcotraffico e le reti transnazionali che lo alimentano”. Cosi’ in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.
“L’impossibilita’ di intercettare efficacemente le comunicazioni su applicazioni come Telegram, Signal e WhatsApp priva le forze di polizia di uno strumento investigativo decisivo, che per decenni ha consentito di prevenire e reprimere reati gravissimi. È necessario un impegno congiunto sul piano normativo e tecnologico. Da un lato – prosegue il sindacalista – occorre che l’Unione Europea valuti l’introduzione di obblighi per i provider stranieri analoghi a quelli previsti per le compagnie nazionali; dall’altro, serve investire in ricerca e innovazione, dotando la Polizia di Stato di strumenti adeguati e aggiornati per fronteggiare la complessita’ delle nuove minacce. Come Funzionari di Polizia, riteniamo che affrontare questo nodo sia indispensabile per tutelare la sicurezza dei cittadini e rafforzare l’efficacia delle indagini contro la criminalita’ organizzata e i traffici di droga”.
“L’appello del Prefetto Pisani chiama le istituzioni e la politica a una riflessione urgente e responsabile: senza strumenti adeguati e regole condivise, la lotta alle mafie e al narcotraffico rischia di perdere incisivita’”, conclude Letizia.