HOTEL QUIRINALE – SALA VERDE
Inizio lavori ore 10.00
Introduzione
Enzo Marco Letizia – Segretario Nazionale ANFP
Saluti d’indirizzo
Antonio Manganelli – Capo della polizia
Anna Maria Cancellieri – Ministro dell’Interno
Relazione
Giovanni Maria Mazzanti – Docente Scuola di Economia, Management e Statistica Università di Bologna
Sara Rago – Ricercatrice AICCON
Tavola Rotonda
Carlo De Stefano
Sottosegretario all’Interno
Stefano Zamagni
Professore Ordinario Università degli studi di Bologna
Raffaele Cantone
Magistrato Corte di Cassazione
Giuseppe Tiani
Segretario Generale SIAP
Emanuele Fiano
Camera dei Deputati
Alfredo Mantovano
Camera dei Deputati
Marco Tonello
Servizi Studi – Banca d’Italia
Giuseppe Linares
Funzionario della Polizia di Stato
Modera
Marco Ludovico – Inviato Il Sole 24 Ore
Le attività illegali alterano la competizione e il mercato, costituiscono un costo per le comunità e i territori nei quali si radicano, minano il rapporto di fiducia tra cittadini, sistema creditizio e istituzioni. In una realtà come la nostra, in cui l’incidenza dell’economia sommersa e di quella illegale è stimata al 31% del Pil, la pressione del crimine, con le sue infiltrazioni nel tessuto economico e sociale, pesa come un macigno. È l’affidabilità del sistema bancario a subire le conseguenze più gravi, a cominciare dalla possibilità e dalle condizioni di accesso al credito.
La criminalità organizzata favorisce le asimmetrie informative e il razionamento del credito, aumentando il costo per le banche stesse, per le imprese e per i cittadini. Per contrastarla è necessario rafforzare le azioni capaci di generare condizioni sane di economia e investire nella sicurezza, oggi più che mai presupposto indispensabile, in presenza di una crisi non solo economica bensì anche morale, che scoraggia e crea incertezza.
La lotta alle mafie, la promozione della legalità ed il potenziamento della sicurezza rappresentano l’impiego più redditizio e produttivo per aumentare la competitività e sostenere la crescita.
La criminalità costa cara. Più sicurezza vuol dire più sviluppo.