La scorsa settimana, in una riunione al Viminale presieduta dal Sottosegretario Molteni, le organizzazioni sindacali si sono confrontate sugli organici di Questure e Commissariati, cioè di Uffici alle dirette dipendenze di Autorità provinciali e locali di Pubblica Sicurezza, il cui personale sarà ulteriormente integrato, rispetto a quanto già programmato, dall’obiettivo fissato dal Ministro dell’Interno con l’assunzione di ulteriori 2.500 poliziotti in un programma triennale.
La riservatezza delle notizie è legata alle ovvie ragioni che devono caratterizzare le delicate attività e funzioni della Polizia di Stato.
Quindi, ora l’ulteriore tema da affrontare è l’inadeguatezza delle retribuzioni complessive, dei salari di poliziotti e militari da agente a Questore.
Per questo torniamo a richiedere l’inderogabile necessità che si finanzi con la legge di bilancio il rinnovo contrattuale del comparto Sicurezza e Difesa, compreso l’avvio e la convocazione del tavolo dell’area negoziale della dirigenza.
Anticipiamo sin d’ora che il vulnus contenuto nella nota di aggiornamento del DEF può diventare l’innesco di un conflitto sindacale. Le politiche della sicurezza, se hanno l’aspirazione del cambiamento, vanno affrontate in tutti i suoi aspetti comprese le esigenze di tutto il personale appartenente ad ogni qualifica e grado sulle cui spalle grava il peso del lavoro e delle responsabilità delle scelte operate dal Governo e dal Ministro dell’Interno.

Roma, 8 ottobre 2018

Sicurezza: Siap-Anfp, in Def finanziare rinnovo contratto
(ANSA) – ROMA, 8 OTT – “C’e’ l’inderogabile necessita’ che con la legge di bilancio si finanzi il rinnovo contrattuale del comparto sicurezza e difesa, compreso l’avvio e la convocazione del tavolo dell’area negoziale della dirigenza”. E’ quanto sostengono i segretari del Siap e dell’Anfp Giuseppe Tiani e Enzo Letizia sottolineando che “il vulnus contenuto nella nota di aggiornamento del Def può diventare l’innesco di un conflitto sindacale”.
“Le politiche della sicurezza, se hanno l’aspirazione del cambiamento – aggiungono i sindacati – vanno affrontate in tutti i suoi aspetti, comprese le esigenze di tutto il personale appartenente ad ogni qualifica e grado sulle cui spalle grava il peso del lavoro e delle responsabilità delle scelte operate dal governo e dal ministro dell’Interno”. Quanto alla riorganizzazione dei presidi della Polizia sul territorio, Siap e Anfp sottolineano che “la scorsa settimana, in una riunione al Viminale presieduta dal sottosegretario Molteni, le organizzazioni sindacali si sono confrontate sugli organici di Questure e Commissariati, il cui personale sara’ ulteriormente integrato, rispetto a quanto gia’ programmato, dall’obiettivo fissato dal Ministro dell’Interno con l’assunzione di ulteriori 2.500 poliziotti in un programma triennale”.(ANSA).