179-101424_5_2La criminalità costa cara. Allo Stato, ai cittadini, alle comunità locali. All’economia. Le attività illegali alterano la competizione e il mercato. Costituiscono un costo elevatissimo in un Paese nel quale l’incidenza delle attività sommerse e di quelle illegali è stimata al 31% del Pil. Un fenomeno che non può essere contrastato solo sul piano militare.

Sono questi i due poli, Stato e Antistato, entro i quali si è sviluppato il dibattito al convegno “Legalità e credito. Contrastare i costi del crimine organizzato”, promosso dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (Anfp) e dal Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (Siap) tenutosi stamane a Napoli nella Caserma Iovino. Il confronto ha preso spunto dal volume – che ha lo stesso titolo e che riassume l’accurata ricerca sul territorio nazionale condotta da Sara Rago e Giovanni Maria Mazzanti.

Al dibattito, moderato dal direttore de Il Mattino Alessandro Barbano, sono intervenuti Raffaele Cantone, Magistrato della Corte di Cassazione, Giovanni Colangelo, Procuratore di Napoli, Tano Grasso, Presidente onorario dell’Associazione Antiracket, Luca Vattani, Dirigente della Divisione Anticrimine di Napoli, Celeste Condorelli, Vicepresidente dell’Unione Industriali di Napoli, Giuseppe Tiani, Segretario Generale del Siap.

Tra gli interventi più significativi, Raffaele Cantone ha definito come oggettivo il rapporto tra sicurezza e credito, ponendo l’accento su come in talune Regioni, a causa dell’incidenza della criminalità gli imprenditori prediligono il “rapporto incestuoso” con la criminalità organizzata piuttosto che scegliere la legalità e che in questo rapporto scellerato gioca un ruolo importante la triste realtà di una Pubblica Amministrazione, che ha debiti clamorosi e di uno Stato che è “il peggior pagatore”. Il procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo, ha posto l’attenzione sull’incidenza della criminalità al nord e al sud. Al sud l’incidenza è del 61%, al centro del 4% al nord dell’11%, ma se si guardano i dati del riciclaggio il Nord supera e distanzia il Sud. Il dato ci fa affermare che i reati associativi si consumano al sud ma gli investimenti vengono fatti nel Nord dell’Italia.
Dopo l’introduzione – affidata al Segretario Nazionale Anfp, Enzo Marco Letizia – il Questore di Napoli, Luigi Merolla, ha usato una definizione forte per riassumere la guerra alla criminalità: il capoluogo partenopeo e l’hinterland sono una “Stalingrado”, si è impegnati in guerra lunga che deve essere combattuta su molti fronti.
I relatori hanno posto l’accento su come la lotta alle mafie deve andare di pari passo con la promozione della legalità, il potenziamento della sicurezza attraverso gli strumenti del nuovo Codice Antimafia e occorrono spunti normativi per rendere ancora più incisivo il contrasto e il recupero dei patrimoni illeciti. Sono le chiavi per aumentare la competitività e sostenere la crescita. Più sicurezza vuol dire sviluppo.

Comunicato stampa ripreso da adnkronos
SICUREZZA: ANFP, A NAPOLI CONFRONTO SU LEGALITA’ E CREDITO RENDERE PIU’ INCISIVO CONTRASTO E RECUPERO DEI PATRIMONI ILLECITI Roma, 25 gen. (Adnkronos) – La criminalita’ costa cara. Allo Stato, ai cittadini, all’economia. Le attivita’ illegali alterano la competizione e il mercato. Costituiscono un costo elevatissimo in un Paese nel quale l’incidenza delle attivita’ sommerse e di quelle illegali e’ stimata al 31% del Pil. Un fenomeno che non puo’ essere contrastato solo sul piano militare. Sono queste le linee entro le quali si e’ sviluppato il dibattito al convegno ‘Legalita’ e credito.
Contrastare i costi del crimine organizzato’, promosso dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (Anfp) e dal sindacato italiano appartenenti Polizia (Siap), tenutosi stamane a Napoli nella Caserma Iovino. Al confronto, moderato dal direttore de ‘Il Mattino’, Alessandro Barbano, sono intervenuti Raffaele Cantone, magistrato della Corte di Cassazione, Giovanni Colangelo, procuratore di Napoli, Tano Grasso, presidente onorario dell’Associazione Antiracket, Luca Vattani, dirigente della Divisione Anticrimine di Napoli, Celeste Condorelli, vice presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Giuseppe Tiani, segretario Generale del Siap. Dopo l’introduzione affidata al segretario nazionale Anfp, Enzo Marco Letizia, spiega una nota dello stesso sindacato, ”il Questore di Napoli, Luigi Merolla, ha usato una definizione forte per riassumere la guerra alla criminalita’: il capoluogo partenopeo e l’hinterland sono una ‘Stalingrado’, si e’ impegnati in guerra lunga che deve essere combattuta su molti fronti”. I relatori hanno posto l’accento su come la lotta alle mafie deve andare di pari passo con la promozione della legalita’, il potenziamento della sicurezza attraverso gli strumenti del nuovo Codice Antimafia e, conclude la nota dell’Anfp, ”occorrono spunti normativi per rendere ancora piu’
incisivo il contrasto e il recupero dei patrimoni illeciti. Sono le chiavi per aumentare la competitivita’ e sostenere la crescita. Piu’ sicurezza vuol dire sviluppo’

LEGALITA’ E CREDITO
CONTRASTARE I COSTI DEL CRIMINE ORGANIZZATO

Caserma Iovino
Aula Bruno
Via Medina, 1

Napoli, 25 gennaio 2013
ore 9.30

Introduzione

Enzo Marco Letizia
Segretario Nazionale ANFP

Saluti d’indirizzo

Luigi Merolla
Questore di Napoli

Relazione

Giovanni Maria Mazzanti
Docente Scuola di Economia, Management e Statistica Università di Bologna

Interventi

Raffaele Cantone
Magistrato Corte di Cassazione

Giovanni Colangelo
Procuratore Capo Napoli

Tano Grasso
Presidente Onorario
Associazione Antiracket

Luca Vattani
Dirigente Divisione Anticrimine Napoli

Celeste Condorelli
Vice Presidente Unione Industriali Napoli

Giuseppe Tiani
Segretario Generale SIAP

Modera

Alessandro Barbano
Direttore Il Mattino