Signor Ministro, sono anni che chiediamo che ci venga riconosciuto il trattamento economico accessorio al fine sia di ricompensare le specifiche funzioni di direzione, di indirizzo, di coordinamento dei Dirigenti di Polizia ad ogni livello, centrale o territoriale, nell’ottica di un miglioramento della funzionalità e dell’efficienza dei servizi istituzionali; sia di sanare quelle disparità di trattamento economico per cui ai Dirigenti  per gli stessi servizi, sulle cui spalle gravano le maggiori responsabilità, vengano corrisposti compensi inferiori rispetto a quelli attribuiti al personale non dirigente, in merito ci saremmo aspettati un intervento con l’ultima legge di bilancio.

L’area negoziale corre il serio rischio di restare una sede virtuale e di trasformarsi in un esercizio retorico e vuoto di contenuti per le nostre prestazioni, se non ci sarà un adeguato finanziamento. Non è più il tempo del rinvio, rimandare ulteriormente comporterebbe un vulnus insanabile che andrebbe ad incidere sulle leve motivazionali ledendo, tra l’altro, il senso di responsabilità della dirigenza di polizia e perciò attendiamo che quanto prima si ponga rimedio.

Certi di poter contare ancora sulla sensibile attenzione nei nostri confronti, sollecitiamo il Suo impegno per garantire un ulteriore stanziamento di risorse per finanziare il fondo concernente l’area negoziale della dirigenza, in modo da poter realmente soddisfare le aspettative e le esigenze connesse alle materie oggetto della procedura negoziale, sia dal punto di vista economico che normativo.

Siamo convinti che esso rappresenta un “investimento”, che supera di gran lunga la semplice perequazione dei trattamenti: perché il riconoscimento delle funzioni di direzione, di indirizzo, di coordinamento e di maggiori responsabilità della dirigenza è una delle condizioni necessarie per il miglioramento della funzionalità e dell’efficienza dei servizi istituzionali assicurati e curati dalla dirigenza di polizia, a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Enzo Marco Letizia

LETTERA MINISTRO INTERNO