Care colleghe e cari colleghi,
in vista della prossima Legge di Bilancio 2026, SIAP e ANFP preso atto dell’immobilismo su questioni e temi di assoluto rilievo, hanno preso l’iniziativa di avviare una serie di richieste di incontro con i leader dei principali partiti e movimenti politici. L’obiettivo è garantire che le esigenze delle donne e degli uomini della Polizia di Stato siano al centro del dibattito parlamentare e delle scelte di Governo.
Nelle lettere inviate, abbiamo rappresentato con chiarezza le questioni comuni a tutta la categoria:
- la necessità di rafforzare le tutele economiche e previdenziali per i poliziotti in servizio e in quiescenza, con particolare attenzione alle nuove generazioni;
- l’urgenza di valorizzare con adeguato finanziamento la specificità professionale e convocare il tavolo negoziale per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del triennio 2025-2027; integrare il finanziamento dell’area negoziale della dirigenza di pubblica sicurezza e convocare il tavolo per il triennio 2024-2026.
- il bisogno di provvedimenti normativi, gestionali ed economici che riconoscano la specificità delle funzioni e consentano una più equa rimodulazione e tempistica dei percorsi di carriera nei passaggi di qualifica in seno ai ruoli e da ruolo a ruolo.
- l’importanza di assicurare strumenti e risorse adeguate a sostenere i crescenti carichi di lavoro, aggravati dalla riduzione degli organici introdotta dalla legge Madia;
- la richiesta di un dialogo permanente con i partiti per affrontare in modo condiviso i temi connessi alla funzione e al ruolo della sicurezza pubblica nel Paese, che sono patrimonio dell’intera collettività.
Abbiamo sottolineato come i poliziotti e i funzionari di polizia, insieme alle loro famiglie, avvertano con urgenza il bisogno di un confronto istituzionale: ogni giorno siamo chiamati ad affrontare responsabilità e criticità che vanno dalla lotta alla criminalità e al terrorismo transnazionale, alla gestione dell’immigrazione irregolare, fino al contenimento del disagio sociale.
Roma, 3 ottobre 2025
Comunicato colleghi 3 ottobre