1-81424_5_2SICUREZZA: MANGANELLI, NON SERVE MILITARIZZAZIONE MA LIBERARE CITTA’ DA PAURE ‘DIVENTANO SICURE QUANDO SONO VISSUTE’ Roma, 15 nov. (Adnkronos) – Lottare l’illegalita” e i condizionamenti criminali nell’economia significa ”liberta’ dalla paura”. ”La sicurezza non e’ data dalla militarizzazione delle citta’ o dai sacchetti di sabbia alle finestre ma dalla fruibilita’ degli spazi. Le citta’ diventano sicure quando sono vissute”. Lo ha detto il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, nel suo intervento al convegno ‘Legalita’ e credito’, organizzato dall’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp), all’Hotel Quirinale, a Roma, alla presenza del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.

SICUREZZA: FINI, OPERATORI ECONOMICI AVVERTANO FORTE TUTELA STATO MANTENERE I TERRITORI LIBERI DA CONDIZIONAMENTI ORGANIZZAZIONI CRIMINALI Roma, 15 nov. (Adnkronos) – ”E’ necessario promuovere la cultura della legalita’ ed agire affinche’ gli operatori economici avvertano in ogni circostanza la forte tutela dello Stato, elemento indispensabile per mantenere i territori liberi dai condizionamenti delle organizzazioni criminali, che spesso costituiscono un gravissimo ostacolo al libero sviluppo delle iniziative economiche”. Lo scrive il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel messaggio inviato all’Associazione nazionale Funzionari di Polizia (Anfp), in occasione del convegno ‘Legalita’ e credito’, che si e’ tenuto questa mattina a Roma. Per Fini, l’iniziativa dell’Anfp, ”sottolinea l’importanza dell’agevole e trasparente accesso al credito, evidenziando le significative penalizzazioni che possono derivare a carico di varie aree del Paese, specie nel Mezzogiorno, dall’alto costo dei finanziamenti e dalle difficolta’ al loro reperimento”. ”Fenomeni -scrive ancora Fini- che costituiscono un effetto del clima di incertezza che connota l’operativita’ delle imprese nelle zone ad alta intensita’ criminale e, allo stesso tempo, uan causa, facilitando l’immissione di capitali criminali nelle imprese sane”.

SICUREZZA: SCHIFANI, LEGALITA’ PRIMA CONDIZIONE PER SVILUPPO ECONOMICO ASSICURARE POSSIBILITA’ ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI AL RIPARO DA PRESSIONI CRIMINALI Roma, 15 nov. (Adnkronos) – ”L’accesso al credito in sicurezza, strumento indispensabile allo sviluppo degli investimenti, costituisce un tema di estrema attualita’ e importanza, soprattutto per il Meridione”. Lo ha scritto il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato all’Associazione nazionale Funzionari di Polizia (Anfp), in occasione del convegno ‘Legalita’ e credito’, che si e’ tenuto questa mattina a Roma. ”La possibilita’ di intraprendere un’attivita’ economica al riparo dalle pressioni esercitate dai fenomeni criminali -ha proseguito Schifani- rappresenta infatti una condizione necessaria per offrire, specialmente ai giovani, concrete prospettive imprenditoriali”. ”E’ questo un obiettivo -ha rimarcato la seconda carica dello Stato- cui tutti indistintamente siamo chiamati, e che ci impone di operare a livello istituzionale, cosi’ come privati cittadini, affinche’ in Italia si affermi la cultura della legalita’, prima condizione per uno sviluppo economico duraturo, vero e irrinunciabile passaporto per l’Europa e per il mondo”.

SICUREZZA: CANCELLIERI, LEGALITA’ O RISCHIAMO DI DIVENTARE PAESE PERDUTO CONTRASTARE I CONDIZIONAMENTI A ECONOMIA, PIU’ PERICOLOSI DA INDIVIDUARE Roma, 15 nov. (Adnkronos) – ”Senza una forte e necessaria battaglia di legalita’, rischiamo di diventare un Paese perduto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria cancellieri, intervendo al convegno ‘Legalita’ e credito’, organizzazto dall’Associaziona nazionale funzionari di Polizia (Anfp), all’Hotel Quirinale, a Roma. ”Contro la criminalita’ -ha aggiunto il titolare del Viminale- non e’ solo lotta sotto l’aspetto militare. Occorre contrastare i condizionamenti all’economia, piu’ pericolosi da individuare, ma sono quelli che provocano danni irreversibili al sistema Paese, ponendo le nostre imprese in codizioni di contrasto competitivo”. ”La sfida”, anche nell’ambito della spending review, ”e’ fare si’ che non vengano intaccate le risorse pe rle forze dell’ordine. Mai toccare l’operativita’ e la formazione delle forze dell’orine”, ha ammonito Cancellieri. ”Non si possono perdere energie su fronti fondamentali -ha concluso- la sfida si combatte sul territorio ma sugli uomini e sui mezzi a loro disposizione non si puo’ risparmiare”.

CRISI: CANCELLIERI, FOTO SCONTRI? ALLORA MOSTRIAMOLE TUTTE LIBERTA’ DI MANIFESTARE MA RISPETTARE ANCHE LIBERTA’ DI TUTTI DI VIVERE SERENI Roma, 15 nov. – (Adnkronos) – ”Una foto e’ l’effetto finale di qualcosa che magari si e’ svolto prima. Io porterei anche la foto del poliziotto a cui hanno spaccato il casco in testa. A questo punto… foto per foto, parliamone”. Lo dice il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, a margine di un convegno dell’Anfp, in corso a Roma, in merito alle polemiche su foto e video che mostrano interventi decisi da parte delle forze di polizia ieri durante gli scontri. ”Che poi tutto si possa fare meglio -aggiunge- non lo metto in dubbio, ma vorrei che le cose venissero viste con serieta’ per quelle che sono”. ”Chi fa le manifestazioni -conclude Cancellieri- le faccia in maniera libera ma secondo le disposizioni che vengono date. Liberta’ di manifestazione, nel rispetto della liberta’ di tutti di vivere una vita serena”.

SICUREZZA: ANFP, CRIMINALITA’ CONDIZIONA SISTEMA ECONOMICO TERRITORIO DOSSIER ‘LEGALITA’ E CREDITO’ MOSTRA IMPATTO SU PRESTITI A IMPRESE Roma, 15 nov. – (Adnkronos) – ”La presenza della criminalita’ organizzata e la sua capacita’ di controllare un territorio producono una serie di effetti distorsivi del buon funzionamento dell’economia”. E’ quanto si legge nel dossier ‘Legalita’ e credito’, che l’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) ha affidato all’Istituto di ricerca Aiccon, la cui commissione scientifica e’ presieduta dall’economista Stefano Zamagni. Lo studio e’ stato presentato questa mattina a Roma, alla presenza del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e del Capo della Polizia, Antonio Manganelli. ”L’azione della criminalita’ organizzata -spiega il documento- agisce su diversi livelli, dal peggioramento del quadro istituzionale, all’alterazione delle regole di mercato fino al costante tentativo di trasformare il potere ‘militare’ in potere economico sullo stesso territorio e su altri, oggetto di attivita’ di riciclaggio. La presenza della criminalita’ organizzata, in particolare, risulta un elemento di ostacolo al credito e allo sviluppo”. Infatti, ”l’attivita’ di credito, piu’ ancora delle altre attivita’ economiche, richiede fiducia per potersi strutturare e per poter operare. La criminalita’ organizzata per sua natura distrugge la fiducia e tenta di minarne la sua rappresentazione strutturale composta dalle regole e dalle istituzioni. Tanto piu’ forte e’ la presenza della criminalita’ organizzata in un territorio, tanto piu’ difficile sara’ l’operativita’ del sistema bancario non colluso”.

SICUREZZA: ANFP, CRIMINALITA’ CONDIZIONA SISTEMA ECONOMICO TERRITORIO (2) RIDURRE POTERE CRIMINALITA’ ORGANIZZATA SIGNIFICA FARE SPAZIO A CRESCITA (Adnkronos) – Di conseguenza, evidenzia la ricerca su ‘legalita’ e credito’, ”piu’ elevate diventeranno le asimmetrie informative per valutare il credito, tanto piu’ rischioso verra’ percepito l’intero sistema territoriale con l’inevitabile conseguenza dell’incremento del costo del credito. Il differenziale sul costo del credito fra regioni rappresenta non solo un fattore di freno alla crescita di quella parte di Paese che ne subisce direttamente l’effetto, ma anche un elemento di rallentamento delle altre aree geografiche abbassando le potenzialita’ di crescita dell’intero Paese”. In questa prospettiva, ”ogni tipo di investimento efficace nel ridurre il potere della criminalita’ organizzata rappresenterebbe in se stesso un contributo alla crescita economica e all’uscita dalla recessione”. In particolare, segnala il rapporto dei Funzionari di Polizia, ”la pluralita’ di dimensioni, che anche solo da un punto di vista strettamente economico vengono pregiudicate, ridotte, corrotte o distorte dalla presenza della criminalita’ organizzata, suggeriscono la necessita’ di porre in essere una molteplicita’ di strumenti per contrastare, prevenire e ridurre a seconda dei casi il potere della criminalita’ organizzata e la loro organizzazione sul piano economico”. ”Un’azione -prosegue il documento- che unisca e rafforzi il lavoro delle Forze di Polizia e della magistratura sia sul versante repressivo sia su quello della prevenzione, il lavoro delle associazioni imprenditoriali, di categoria e dei sindacati mirate ad un recupero della legalita’ e delle buona economia e della societa’ civile nel suo complesso”.

SICUREZZA: ANFP, CRIMINALITA’ CONDIZIONA SISTEMA ECONOMICO TERRITORIO (3) ANALISI DEI RISCHI – COSTO DEL DENARO E DIFFERENZIAZIONI REGIONALI (Adnkronos) – In un quadro di generale riduzione del costo del denaro per tutta l’area euro e in un contesto di crescente rischio di razionamento del credito a causa della crisi di liquidita’ del sistema bancario europeo, ”i tassi di interesse applicati ai prestiti alle imprese negli ultimi cinque anni sono sostanzialmente diminuiti anche nel nostro Paese”. La riduzione del costo del denaro in Italia, inoltre, e’ avvenuta in modo diversificato con un differenziale sempre a svantaggio del Sud. Nell’arco del periodo preso in esame, vale a dire 2005-2011, il costo del denaro ”e’ in effetti diminuito in termini assoluti in tutte le aree del Paese, tuttavia -segnala lo studio- il differenziale in termini percentuali tra il Nord-Ovest e il Sud e le Isole, che rappresentano gli estremi dei valori riscontrati in Italia, e’ aumentato, evidenziando la mancata convergenza di tale parametro economico e finanziario”. Prendendo a riferimento il dato piu’ recente del 2011, gli estremi sono rappresentati dalla Lombardia con il 3,66 e la Calabria con il 7,47. Le regioni con il costo del denaro piu’ elevato (superiore al 6%) sono, ad eccezione della Liguria (6,02), tutte concentrate nel Sud e nelle Isole e, in particolare: Basilicata (6,02), Sicilia (6,23), Campania (6,24) e Molise (6,50). Un ulteriore elemento di aggravamento del divario emerge dall’analisi dell’evoluzione del costo del denaro nel periodo preso in esame. Infatti, a fronte di una riduzione del costo del denaro in termini assoluti nel periodo 2005-2011 che ha riguardato, seppure con intensita’ diverse, tutte le regioni, il differenziale assoluto tra le due regioni che nel 2011 rappresentano il valore massimo e minimo, Lombardia e Calabria, rimane sostanzialmente uguale, seppure aumenti in maniera significativa in termini percentuali. Cio’ evidenzia una situazione di costo del denaro doppio in Calabria rispetto a quello riscontrato in Lombardia.

SICUREZZA: ANFP, CRIMINALITA’ CONDIZIONA SISTEMA ECONOMICO TERRITORIO (4) REATI MAFIOSI PIU’ FORTI IN AREE IN CUI E’ PIU’ ELEVATO COSTO DEL DENARO (Adnkronos) – Per quanto riguarda quindi i reati di stampo mafioso e per quelli in generale riconducibili alla criminalita’ organizzata, la concentrazione geografica coincide con quella delle aree in cui piu’ elevato e’ il costo del denaro. Tale coincidenza di ambito territoriale non costituisce di per se’ una prova del nesso causale tra i due fenomeni che, anche sofisticate indagini empiriche, stenterebbero a poter dimostrare. I dati Anfp per associazione di tipo mafioso (2004-2010) indicano la ‘fetta’ piu’ consistente al Sud con il 61%, seguita dalle Isole con il 24%, Nord-Est con l’8%, Centro con il 4% e Nord-ovest con il 3%. Tuttavia, conclude la ricerca, la presenza contemporanea della criminalita’ organizzata (riscontrabile dai reati piu’ strettamente connessi alla sua attivita’ di controllo del territorio e dell’esercizio della violenza) e di maggiori costi di accesso al credito, supporta l’ipotesi che il differenziale tra tassi di interesse delle diverse regioni sia un ulteriore prezzo che un territorio paga alla criminalita’ organizzata, oltre a tutte le altre forme di distorsione del mercato che l’economia criminale genera per sua natura.

SICUREZZA: ANFP, CRESCE RICICLAGGIO, CRIMINALITA’ VESTE COLLETTI BIANCHI ‘USURA CONSENTE FORME PIU’ INDIRETTE DI ACQUISIZIONE CONTROLLO AZIENDE’ Roma, 15 nov. – (Adnkronos) – La criminalita’ costa cara all’Italia, piu’ sicurezza vuol dire piu’ sviluppo. ”In questo lungo periodo di crisi occorre domandarsi non quanto costa la sicurezza ma piuttosto quanto costa la criminalita’ al Paese”, spiega Enzo Marco Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia, presentando a Roma il Rapporto criminalita’ e credito, alla presenza del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri e del capo della Polizia, Antonio Manganelli. ”Le mafie -sottolinea- si assicurano un ulteriore vantaggio che e’ quello del controllo delle attivita’ economiche sul territorio di pertinenza, nonche’ la possibilita’ di dispensare lavoro a singoli e a piccole imprese, garantendosi cosi’ il consenso sociale e una rilevante influenza elettorale che consente loro di interloquire con rappresentanti del mondo politico e amministrativo disponibili alla corruttela, scambiando la propria disponibilita’ per assicurarsi il serbatoio di voti in dotazione dei clan”. ”La pericolosita’ del riciclaggio -rimarca Letizia- si accresce nel contesto attuale, caratterizzato da una grave e perdurante crisi economico-finanziaria. E’ in questi momenti di crisi che il riciclaggio trova il suo massimo sviluppo, sia mediante un diretto impiego dei fondi per l’acquisto di imprese in difficolta’ sia sfruttando il volano rappresentato dall’usura, che consente forme piu’ indirette di acquisizione del controllo di aziende e, proprio per questo, anche piu’ appetibili”. ”La criminalita’ organizzata veste sempre piu’ spesso i panni dei colletti bianchi -denuncia il leader dell’Anfp- ed assume i connotati tipici di coloro che si propongono di fare a tutti i costi una scalata sociale alla grande ricchezza e al potere. La criminalita’ organizzata, quindi, ha la nefasta capacita’ di corrompere la concorrenza e ridurre le possibilita’ di sviluppo delle aree da essa controllate”.

SICUREZZA: ANFP, CRESCE RICICLAGGIO, CRIMINALITA’ VESTE COLLETTI BIANCHI (2) COSTO DI ACCESSO AL CREDITO PENALIZZA SOPRATTUTTO LE REGIONI DEL SUD (Adnkronos) – La ricerca dell’Anfp su ‘Legalita’ e credito’, sottolinea ancora Letizia, ”offre un indicatore significativo su quanto costa il crimine al Paese: quello della elevata differenziazione del costo di accesso al credito che penalizza in particolare le regioni del Sud”. Ma non solo. L’azione delle mafie influisce infatti ”sull’ordine pubblico, sulla percezione della sicurezza e sul quadro istituzionale, intaccandone l’autorevolezza, fino al costante tentativo di trasformare la potenza militare in occupazione di settori economici e finanziari, e rafforzando la penetrazione nell’economia reale con il riciclaggio o l’acquisizione di attivita’ legali”. Si tratta di ”tendenze presenti e confermate dalla indagini giudiziarie. Ad esempio -ricorda Letizia- diverse inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno rilevato che la pressione camorristica sulle attivita’ economiche e’ tanto rilevante da indurre alcune realta’ imprenditoriali a rivolgersi spontaneamente al capo clan, quasi ad ‘esorcizzare’ l’effetto estorsivo, ancora prima di avviare l’attivita’ di impresa”. Inoltre, rimarca il leader dei Funzionari di Polizia, ”va ricordato che nel Mezzogiorno non vi e’ settore della Pubblica Amministrazione nel quale le indagini non abbiano registrato e dimostrato il dispiegarsi dell’illecita influenza dei gruppi mafiosi, direttamente ovvero per il tramite di figure imprenditoriali o politiche espressive degli interessi dei clan”. ”Per questo -conclude Letizia- qualsiasi strategia di sviluppo nel Paese non puo’ e non deve prescindere da un quadro di misure in grado di ristabilire quel patto di fiducia tra cittadini e imprese con le istituzioni, politiche e finanziarie. E gli investimenti per riavviare l’economia reale, devono combinarsi con quelli destinati a ripristinare la legalita’, grazie al rafforzamento del sistema della sicurezza”.