93-5agenzieRoma, 17 giugno 2011  – Il prolungamento del periodo di permanenza nei centri di identificazione ed espulsione a 18 mesi, finalizzato al riconoscimento del clandestino da parte delle autorità diplomatiche del proprio Paese, necessita dell’istituzione di nuovi CIE e di un notevole aumento dei posti disponibili per evitare gli effetti della congestione che vanificherebbero ogni intento deterrente.

Infatti più a lungo un clandestino resta in un CIE in attesa di essere espulso, più clandestini, pur individuati sul territorio, saranno liberi di circolare perché non si troveranno posti disponibili.

Senza nuovi CIE i problemi dell’immigrazione clandestina, con una ricettività di appena 1686 unità rimangono invariati, anzi si aggraveranno in un periodo caratterizzato da un’ impennata degli sbarchi.

Inoltre, occorre urgentemente adeguare le strutture dei centri di identificazione ed espulsione alle necessità di una lunga permanenza dei clandestini per evitare tensioni fra le varie etnie nonché per prevenire e governare rivolte che risultano essere sempre più frequenti.

Enzo Marco Letizia

Ripreso da Asca, Agi, Ansa, Adnkronos