25-mineoRoma, 28 luglio. Se si vogliono evitare nuove rivolte nei centri di accoglienza, come avvenuto a Mineo, il governo ha il dovere di dare le risorse necessarie per far fronte alla questione, che esso stesso ha indicato come una priorità con la dichiarazione dello stato di emergenza umanitaria.
Sono necessarie strutture idonee e mediatori culturali per evitare che le varie etnie si scatenino in guerra fra poveri, si deve prendere coscienza che basta poco per far deflagrare le tensioni accumulate in questi mesi.
La polizia non può continuare a far fronte all’inadeguatezza delle risposte e la politica non può ignorare i segnali d’allarme che provengono dal mondo dell’immigrazione, i rischi che la situazione possa degenerare sono reali.

Ripreso da Ansa