Oggi  all’università di Firenze  è stato presentato il libro investigare 4.0, curato dalla  prof.ssa Anna Maria Giannini e dl Vice Capo della Polizia Vittorio Rizzi, un viaggio nella ricerca della verità diretto sia ad individuare i responsabili dei crimini che a rendere giustizia  alle vittime di reato. Particolarmente emozionante è stata la testimonianza di Stefano Guarnieri, tra gli organizzatori dell’evento, che ha espresso il punto di vista delle vittime e dei loro familiari anch’essi vittime  di un reato quando perdono un loro caro. Guarnieri che ha perso il proprio figlio diciasettenne  anni fa per un omicidio stradale, ha ben descritto non solo il dolore ma anche ciò che si aspetta chi subisce un reato ed il suo diritto ad essere informato, ascoltato ed accolto dagli attori   investigativi e giudiziari.  L’ANFP tra i promotori della presentazione del volume ha sottolineato l’importanza della fusione dei saperi tra il mondo accademico e quello degli organi investigativi, per vincere la sfida del crimine pronto ad utilizzare al meglio le tecnologie della realtà digitale.

Roma, 28 settembre 2022

Enzo Marco Letizia

Polizia: funzionari, “Investigare 4.0” viaggio in cerca verita’ =

(AGI) – Roma, 28 set. – “Un viaggio nella ricerca della verita’ diretto sia ad individuare i responsabili dei crimini che a rendere giustizia alle vittime di reato”. Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, definisce cosi’ il libro “Investigare 4.0”, curato dalla professoressa Anna Maria Giannini e dal vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, presentato oggi all’Universita’ di Firenze. “Particolarmente emozionante – spiega Letizia – e’ stata la testimonianza di Stefano Guarnieri, tra gli organizzatori dell’evento, che ha espresso il punto di vista delle vittime e dei loro familiari anch’essi vittime di un reato quando perdono un loro caro. Guarnieri, che ha perso il proprio figlio diciasettenne anni fa per un omicidio stradale, ha ben descritto non solo il dolore ma anche cio’ che si aspetta chi subisce un reato ed il suo diritto ad essere informato, ascoltato ed accolto dagli attori investigativi e giudiziari. L’Anfp, tra i promotori della presentazione del volume, ha sottolineato l’importanza della fusione dei saperi tra il mondo accademico e quello degli organi investigativi per vincere la sfida del crimine, pronto ad utilizzare al meglio le tecnologie della realta’ digitale”. (AGI)

Firenze: la criminologia 4.0, dalla parte della vittima (2)=

(AGI) – Firenze, 28 set. – Il volume, a firma del prefetto Rizzi e di Anna Maria Giannini, direttrice del dipartimento di psicologia generale presso La Sapienza di Roma, e’ il frutto della collaborazione di diverse professionalita’ che operano nel campo della sicurezza. Il testo si e’ avvalso del contributo di esperti del settore, che hanno una competenza specifica e consolidata nel tempo ma, soprattutto, hanno il valore aggiunto del riscontro nella pratica quotidiana del loro sapere.
Dalle pagine di ciascun contributo emerge come la solidita’ della conoscenza teorica, frutto di studi e approfondimenti stratificati nel tempo, sia arricchita e illuminata dal significato che solo una l’ l’esperienza sul campo puo’ fornire.
La presentazione che si e’ tenuta a Firenze, alla presenza della Rettrice dell’Universita’ e del Prefetto e del Questore di Firenze, si e’ focalizzata sull’importanza di costruire un processo investigativo che tenga conto dell’importanza della vittima di reato, sia per avere una investigazione piu’ efficace, sia per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria che danneggiano, spesso in modo irreparabile, le vittime di reato e le loro famiglie. (AGI)

Firenze: la criminologia 4.0, dalla parte della vittima =

(AGI) – Firenze, 28 set. – “L’investigatore e’ abituato a confrontarsi con il dolore della vittima, inizia il suo viaggio nell’investigazione proprio attraverso il dolore della vittima.
In questo convegno ci siamo confrontati su questo percorso, alla ricerca di una consapevolezza di quello che e’ il ruolo della vittima, ma anche su come insegnare agli investigatori a ‘maneggiare’ il suo dolore; perche’ questo dolore e’ molto fragile e, se ‘maneggiato’ male, comporta altro dolore”. Cosi’ il vicecapo della Polizia, prefetto Vittorio Rizzi, ha spiegato il tema della mattinata di lavori a Firenze, organizzata dall’Associazione Nazionale Funzionali della Polizia di Stato, dall’Associazione Lorenzo Guarnieri e dall’Universita’ degli Studi di Firenze, in cui e’ stato presentato il libro ‘Investigare 4.0, Criminologia e Criminalistica-Viaggio nel mondo delle indagini’.Fi3/Mav (Segue)

Prefetto Firenze, dovremo dare risposte su reati giovani

(ANSA) – FIRENZE, 28 SET – “Siamo in un mondo in continua evoluzione, penso soprattutto a tutti quei reati ormai crescenti che riguardano il mondo giovanile su cui secondo me saremo chiamati presto a dare risposte. Vedere questi ragazzi che sono vittime, ma anche carnefici e’ un tema su cui noi come prefetti, come operatori del territorio, insieme alle istituzioni locali proviamo a dare risposte ogni giorno”. Lo ha detto il prefetto di Firenze, Valerio Valenti in occasione della presentazione del libro ‘Investigare 4.0′ all’Universita’ di Firenze.
“Credo che la filosofia del fare debba ispirare tutti noi – ha aggiunto Valenti -, credo debba metterci di fronte alla concretezza delle risposte che siamo chiamati a dare. Di chiacchiere ne sentiamo tante, anche troppe, per questo il web e’ devastante, ma noi siamo chiamati a fare, provando a dare risposte concrete anche sotto il profilo della prevenzione perche’ questo chiedono i cittadini”. (ANSA).

Università: Firenze, presentato il volume ‘Criminologia e Criminalistica’ Il volume è firmato dal vice Capo della Polizia Prefetto Vittorio Rizzi e dalla professoressa Anna Maria Giannini

(Zto/Adnkronos) -28 settembre Nel nostro ordinamento giudiziario, la vittima tende spesso ad essere trascurata. Il codice di procedura penale si concentra sul processo, sull’operato dei giudici e sulla gestione e sui diritti dell’indagato e tende a trascurare la vittima di reato. E il delicato tema della vittimologia è stato oggi al centro di un convegno, organizzato dall’Associazione Nazionale Funzionali della Polizia di Stato, dall’Associazione Lorenzo Guarnieri e dall’Università degli Studi di Firenze, durante il quale è stato presentato il libro “Investigare 4.0, Criminologia e Criminalistica-Viaggio nel mondo delle indagini”.
Il volume del vice Capo della Polizia Prefetto Vittorio Rizzi e della professoressa Anna Maria Giannini, direttrice del dipartimento di psicologia generale presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, è il frutto della collaborazione di diverse professionalità che operano nel campo della sicurezza.
Il testo si è avvalso del contributo di esperti del settore, che hanno una competenza specifica e consolidata nel tempo ma, soprattutto, hanno il valore aggiunto del riscontro nella pratica quotidiana del loro sapere.
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Università: Firenze, presentato il volume ‘Criminologia e Criminalistica’ (2)

(Zto/Adnkronos) -28 settembre – Dalle pagine di ciascun contributo emerge, infatti, come la solidità della conoscenza “teorica”, frutto di studi e approfondimenti stratificati nel tempo, sia arricchita e illuminata dal significato che solo una straordinaria esperienza sul campo può fornire.
La presentazione che si è tenuta a Firenze, alla presenza della rettrice dell’Università e del Prefetto e del Questore della provincia di Firenze, si è focalizzata sull’importanza di costruire un processo investigativo che tenga conto della vittima di reato, sia per avere una investigazione più efficace, sia per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria che danneggiano, spesso in modo irreparabile, le vittime di reato e le loro famiglie. Tutto questo in linea con la direttiva europea 219/2012 che stabilisce quali sono i diritti minimi delle vittime di reato.
Di questo, insieme ai curatori del libro, ne ha parlato anche Stefano Guarnieri, vice presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri e co-autore del capitolo dedicato alla vittimologia. In particolare, ha ringraziato la Polizia di Stato per il grande lavoro fatto con il progetto Chirone “linee guida per l’operatore di polizia nell’approccio con le vittime di scontri stradali e ferroviari” a cura del primo dirigente Elisabetta Mancini. Queste linee guida sono un esempio virtuoso di come la Polizia di Stato possa essere vicina in maniera corretta alle vittime di reato aiutandole in un percorso difficile e spesso solitario. Una dimostrazione pratica su come stare “dalla parte delle vittime”.
Il Questore Maurizio Auriemma ha colto l’occasione per evidenziare il ruolo della Polizia di Stato sempre vicino alle vittime di reato e pronta ad ascoltarle con grande professionalità e sensibilità, anche condividendo il loro dolore, al fine di affrontare e risolvere insieme ogni possibile criticità e orientare così un’efficace attività investigativa. Proprio alle donne e agli uomini della Polizia di Stato vanno i suoi sentiti ringraziamenti per il loro quotidiano impegno.