Nella mattinata di ieri, a seguito di richiesta urgente, questa segreteria ha incontrato il direttore della polizia scientifica, per confrontarsi sulla questione relativa al trattamento dei funzionari e dirigenti appartenenti al ruolo tecnico; problematica che, recentemente, è stata affrontata aspramente, per cui si è creato un diffuso malessere.

Al riguardo, riteniamo che comunicazione ed efficacia siano due aspetti strettamente connessi per governare una realtà complessa come quella della Polizia scientifica. Una corretta comunicazione, a qualsiasi livello ed in ogni contesto, ha la capacità di valorizzare le funzioni degli appartenenti sia alla carriera dei funzionari ordinari che a quella dei funzionari tecnici. Viceversa, una comunicazione errata ha la forza di innescare insidiose divisioni e fratture. Essendo noi convinti che ordinari e tecnici facciano parte di uno stesso corpo, va tenuto conto che senza biologi, chimici, fisici ed ingegneri, la stessa polizia scientifica sarebbe una scatola vuota.

Per la stessa efficienza ed efficacia della nostra organizzazione, è errato sostenere che la componente tecnica abbia un peso marginale, poiché si incide negativamente sulla motivazione, vero motore del capitale umano.

Il Direttore in merito ha ribadito l’assoluta stima e considerazione per il ruolo svolto dai funzionari e dai dirigenti tecnici, ritenendoli una componente imprescindibile per il buon funzionamento dell’intera struttura ed al riguardo si è dichiarato disponibile a fare massima chiarezza, anche attraverso una video conferenza con i dirigenti ed i funzionari di tutti i gabinetti regionali.

Siamo fermamente convinti che un confronto franco e leale con l’organizzazione sindacale, sia fondamentale per verificare la validità delle modifiche di prassi e modelli organizzativi. In merito, riteniamo che la procedura gestionale relativa ai sopralluoghi di polizia scientifica debba contenere elementi di elasticità che consentano: in primo luogo la migliore azione dei dirigenti sul territorio, in relazione alla diversità delle risorse umane e strumentali a disposizione ed alle eventuali criticità da risolvere; in secondo luogo, la giusta e dovuta valorizzazione del funzionario tecnico, la cui professionalità ed esperienza, oltre ad essere un valore aggiunto, costituisce un pilastro su cui si basano gli sviluppi dei successivi esami, soprattutto per le scene del crimine più complesse. L’eccessiva rigidità è fonte di divisioni e fratture ed impedisce di adeguarsi ad una realtà in continua e rapida evoluzione.

Questa Associazione manterrà una vigile attenzione alle problematiche dei colleghi ed interverrà tempestivamente per affrontarle con i modi ed il senso di responsabilità che, da sempre, è il nostro tratto caratterizzante.

Roma, 2 marzo 2021

IL SEGRETARIO NAZIONALE DEI TECNICI

Guido Persico

ESITO INCONTRO ANFP DIRETTORE SCIENTIFICA 1 MARZO 2021