OGGETTO: Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente “Modifiche al regolamento recante l’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell’Interno, adottato con decreto del presidente del consiglio dei ministri 11 giugno 2019, n. 78”

 Al Ministero dell’Interno

Dipartimento della P.S.

Ufficio per le Relazioni Sindacali

 In relazione allo Schema di decreto in oggetto specificato e per il quale è stato richiesto l’esame congiunto, attesa la particolare importanza delle tematiche affrontate, non possiamo condividere l’impostazione della relazione tecnica relativa al D.P.R. concernente modifiche al Regolamento circa l’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell’interno allorquando, con riferimento all’istituzione della Direzione Centrale della Polizia Scientifica e della Sicurezza Cibernetica in seno al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si limita unicamente ad accertare la “neutralità finanziaria del provvedimento”. Un progetto così ambizioso e strategico per la stessa sicurezza del Paese e che guarda alla Polizia del futuro non può essere condizionato dal vincolo dell’invarianza di spesa.          Possiamo soltanto accettare che si tratti dell’inizio di un cammino che non può terminare semplicemente con la “confluenza” sia del servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni che del Servizio della Polizia Scientifica nella nuova Direzione Centrale. Inoltre, critichiamo l’approccio parcellizzato dei singoli provvedimenti con cui oggi il Dipartimento sta gestendo le relazioni sindacali nel più ampio contesto della riforma complessiva del Dipartimento e delle sue articolazioni territoriali. Si tratta di un modo di procedere che, impedendo una visione organica di insieme e di indirizzo del progetto complessivo, ostacola l’analisi delle criticità. È certamente un nodo da risolvere la questione relativa alla perequazione dei posti funzione da Dirigente Superiore tra i due servizi della neo Direzione Centrale. Infatti poco prima che prendesse corpo l’idea di far transitare la Scientifica nella neo direzione la nuova organizzazione del Servizio di Polizia delle Comunicazioni aveva previsto l’elevazione da Primo Dirigente a Dirigente Superiore di sei Compartimenti, mentre la Polizia Scientifica elevava da Vice Questore a Primo Dirigente due Gabinetti Regionali.

Ma vi è di più: il progetto di riforma della Polizia Scientifica prevede che i Gabinetti Provinciali passino dall’attuale dipendenza funzionale ad una dipendenza organica nei Gabinetti Regionali e Interregionali, con un conseguente aumento del carico di lavoro, sotto il profilo delle relazioni interne, esterne e della gestione delle risorse sia strumentali che umane. Alla visione strategica della nuova Direzione della Polizia Cibernetica e Scientifica è mancata, in fase progettuale, una struttura di missione, come la “Prometeo” per la Polizia delle Comunicazioni, che avrebbe dovuto analizzare gli effetti e le ricadute delle modifiche dei progetti di riforma, sia sotto il profilo organizzativo e tecnico-operativo anche della stessa Polizia Scientifica, individuando criticità e soluzioni per il suo trasferimento dalla Direzione Centrale Anticrimine alla nuova Direzione Centrale, in modo da garantire una sostanziale equivalenza tra i due servizi finalizzata a rendere coerenti compiti, funzioni e livelli di responsabilità. Si ricorda che lo scorso anno la citata “struttura di missione Prometeo” era stata istituita proprio per definire e strutturare i compiti della Polizia Cibernetica in materia di sicurezza cibernetica e delle altre funzioni di polizia postale e delle comunicazioni come lo svolgimento delle ulteriori funzioni di natura tecnica in tema di supporto anche delle attività investigative degli altri uffici e reparti della Polizia di Stato. La Polizia Scientifica sarà condannata ad essere un’orfana, se non si pone rimedio da subito con un organismo equivalente alla “Prometeo”, alle dirette dipendenze del Capo della Polizia, che sappia guardare al futuro investendo in risorse. Inoltre, nel progetto della neo Direzione Centrale manca una visione tesa a integrare il patrimonio di conoscenze ed esperienze del ruolo ordinario con quello tecnico, per dare vita ad una specifica competenza in un mondo in cui le innovazioni tecnologiche modificano le relazioni interpersonali, inter-istituzionali rendendole più veloce, più connesse, ma altresì esposte a maggiori rischi per i quali si rende necessario fondere, in prospettiva la competenza investigativa con quelle tecnico-scientifiche. Si tratta di sfide alle quali dobbiamo essere preparati in vista della necessità di contrastare nuove tipologie di minacce cibernetiche e digitali sempre più sofisticate, che vanno ad intaccare la rete 5G, l’Internet of thinghs, l’intelligenza artificiale e la domotica.

Ed in questo senso non sarebbe certo un’eresia che il Cert, il Computer Emergeny Response Team del Ministero dell’Interno, deputato a fornire supporto tecnologico alle articolazioni del dicastero a seguito di un potenziale attacco informatico, oltre che attrezzato per effettuare attività di aggiornamento e comunicazione sia interna  che esterna sulle nuove vulnerabilità informatiche, possa essere affidato ad un dirigente Superiore sia del ruolo ordinario e/o del ruolo tecnico che abbia maturato un percorso di carriere o all’interno della Polizia Scientifica o della Polizia delle Comunicazioni. A nostro parere, in una visione prospettica che sappia fondere le due componenti, sarebbe costruttivo introdurre accanto al un vice dirigente appartenente al ruolo ordinario della Polizia di Stato anche un vice dirigente del ruolo tecnico proprio per favorire la promozione di mutue professionalità sinergiche fra loro, nei Compartimenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni sia nei Gabinetti Regionali ed Interregionali della Polizia Scientifica. Tale percorso troverebbe basi solide proprio nello svolgimento dell’attività quotidiana connessa all’organizzazione, all’investigazione, dell’operatività tecnico- scientifica e forense.

Chiediamo per questo un impegno concreto da parte dell’Amministrazione sull’intero progetto e, inoltre, sollecitiamo maggiore chiarezza sulla previsione di trasferire i due Servizi in via Tommaso Campanella in considerazione delle numerose criticità riguardanti lo spostamento delle risorse umane e il trasloco delle strumentazioni.

NOTA PROBLEMATICHE SCHEMA DECRETO ESAME CONGIUNTO 10 GIUGNO 2021