L’Amministrazione con la convocazione delle Organizzazioni Sindacali per il 5 marzo p.v., avvia la fase preliminare dei lavori concernenti l’accordo sindacale per il personale dirigente della Polizia di Stato.

Essa segna, al contempo, sia l’inizio di un nuovo ciclo per le risposte alle aspettative dei dirigenti, sia la prosecuzione del nostro progetto di valorizzazione delle carriere dei funzionari di Polizia (ordinari, tecnici e medici), che come è noto, grazie alla loro cultura, formazione ed esperienza tecnico-operativa ed amministrativa, sono in grado di guidare l’organizzazione e il personale, intervenendo con equilibrio, trasparenza e imparzialità sull’andamento degli Uffici cui sono preposti, per promuovere, coordinare e gestire l’obiettivo comune della sicurezza.

Siamo convinti, infatti, che con il trattamento economico accessorio si debbano compensare le specifiche funzioni di direzione, di indirizzo e di coordinamento ad ogni livello centrale e territoriale, nell’ottica del miglioramento della funzionalità e dell’efficienza dei servizi istituzionali assicurati dai dirigenti di Polizia, che, tra l’altro, esercitano le funzioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Da sempre ci siamo espressi affinché vengano riconosciute la nostra funzione, la sua specificità, le caratteristiche e attribuzioni del nostro incarico e le responsabilità e doveri che ne conseguono, attraverso sia una remunerazione che rispetti la dignità personale e la competenza professionale, sia mediante istituti normativi connessi alla peculiarità dell’esercizio dei nostri compiti dirigenziali.

All’indomani della pubblicazione del Riordino delle carriere, con il DLgs 95/2017, ci siamo battuti per il finanziamento dell’area negoziale della dirigenza di Polizia.

Con realismo e senza alcun tentennamento continueremo a batterci per ottenere ulteriori risorse per il trattamento accessorio e le misure volte ad incentivare l’efficienza del nostro servizio: entrambe oggetto delle procedure negoziali che ci riguardano.

L’istituzione dell’area negoziale è stato un risultato storico, ma certamente non conclusivo. L’appuntamento del 5 marzo segna l’avvio della storia dei contratti per la dirigenza di Polizia, tutta ancora da scrivere.

Il contratto non riguarderà solo gli aspetti economici, ma anche quelli normativi, che, in base all’articolo 46 del Dlgs 95/2017, riguardano i permessi brevi per esigenze personali, il regime delle aspettative, dei distacchi e dei permessi sindacali, il trattamento di missione e di trasferimento, i criteri di massima per la formazione e l’aggiornamento professionale, ed infine i criteri per la gestione degli enti di assistenza del personale.

Si tratta di temi importanti della nostra quotidianità. Ma ve ne sono altri, di pari rilevanza, che meritano di entrare nel nostro contratto di lavoro.

In merito, tutto il Consiglio Nazionale è impegnato nella costruzione della piattaforma rivendicativa, in modo da essere preparati allorquando verremo convocati alla Funzione Pubblica. Inoltre l’Associazione, coerentemente con la propria storia e cultura, saprà ascoltare, recepire e sintetizzare le indicazioni che verranno, sia dai quadri territoriali che da parte dei colleghi associati.

Roma, 28 febbraio 2020

                                                                      Enzo Marco Letizia

EDITORIALE ANFP 28 FEBBRAIO 2020