Oggi viviamo un tempo complesso e di rapidi cambiamenti che, tra l’altro, generano incertezze che diventano paure ed insicurezze, le quali hanno effetti sia diretti che indiretti sull’ordine e la sicurezza pubblica.

La dirigenza di polizia è tra i principali soggetti istituzionali che sono chiamati a rispondere alle domande di sicurezza ed a gestire la percezione dell’insicurezza, sia a livello individuale che collettivo.

I processi di civilizzazione, il progresso scientifico e l’innovazione hanno dischiuso nuovi orizzonti, abbattuto confini, allargato a dismisura l’utenza e l’accesso alle informazioni, al sapere ed alla conoscenza; proprio quando ci eravamo illusi che la globalizzazione potesse rimuovere ostacoli alla libera circolazione di idee, valori ed individui, promuovendo coesione sociale e contribuendo a uno sviluppo più equo, ecco che veniamo posti di fronte a nuove minacce, a nuovi accadimenti che prendono la forma di vere e proprie emergenze, come nel caso dei movimenti migratori, della incontrollabile potenza dell’utilizzo della rete come strumento di propaganda, di sopraffazione e di nuove pandemie.

Si tratta degli effetti secondari di una crescita accelerata, che devono essere affrontati con determinazione e senso di responsabilità dalla politica, dai governi e, non ultimo, da chi, come noi, è al servizio della collettività, impegnato a rispondere alle aspettative dei cittadini che chiedono una sicurezza che non può essere limitata al solo mantenimento dell’ordine pubblico, alla protezione, alla repressione del crimine ed alla sua prevenzione., ma deve comprendere, tra l’altro, sia una vasta gamma di azioni di tutela da nuovi reati, sia un’attività di ascolto dei bisogni, nonché, una capacità di fronteggiare situazioni di crisi.

Sono tante le sfide cui deve saper rispondere una polizia moderna, che non voglia essere soltanto custode dell’ordine costituito, ma anche garante di valori democratici, depositaria di ideali di solidarietà ed armonia sociale, nei quali le diversità possono integrarsi in un’appagante e coerente convivenza. Spetta a noi funzionari, che rappresentiamo la dirigenza della Polizia di Stato, affrontare e gestire queste criticità, per sviluppare professionalità e valorizzare competenze in grado di rispondere ai bisogni della cittadinanza in tema di sicurezza e legalità.

Al riguardo, siamo convinti che per costruire una società sicura occorra, da una parte, riconoscere alla sicurezza quel ruolo centrale che essa riveste nella quotidiana esperienza individuale e collettiva; dall’altra, di dotarsi di strumenti metodologici indispensabili per conoscere, comprendere ed agire. Oggi più che in passato la sicurezza necessita di essere pensata come processo condiviso e realizzato attraverso la compartecipazione, di tutti i diversi attori coinvolti, ciascuno per il proprio ruolo e le proprie competenze. Pertanto, le istituzioni sono chiamate a dettare regole in grado di bilanciare le esigenze di sicurezza con il rispetto delle libertà su cui si fonda lo stato di diritto; perciò, è indispensabile che la dirigenza di polizia sia preparata, aggiornata e formata per affrontare una realtà sempre più complessa ed in rapida evoluzione.

Noi pensiamo che l’obbiettivo di una sicurezza condivisa possa essere realizzato solo attraverso una conoscenza approfondita dei fenomeni e dei contesti in cui la formazione costituisce un fattore fondamentale ed una leva strategica per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.

In merito, siamo convinti che la formazione debba realizzarsi attraverso una sintesi tra il mondo accademico ed il vissuto professionale con il relativo scambio delle conoscenze teoriche e pratiche. Crediamo che tale sintesi sia la caratteristica su cui debba basarsi la formazione del Dirigente di Polizia che dovrà avere, altresì, un carattere permanente e possedere i requisiti della necessaria continuità nel tempo. Per una polizia moderna, per una classe dirigente che sia pronta ad affrontare tutte le sfide esposte, non possiamo pensare che la nostra formazione sia solo volontaristica ed autodidattica.

In questo senso, particolare rilievo assumerà anche la formazione concernente la gestione del personale, che riguarda tutte quelle attività tese ad elevare e mantenere una salda preparazione fisica e professionale, funzionale al miglioramento delle condizioni di lavoro e del rendimento in servizio, in cui il sistema dei valori morali possa assumere una funzione prevalente.

Roma, 15 ottobre 2021

                                                                        Enzo Letizia

EDITORIALE 15 OTTOBRE