92-2small_5agenzieRoma, 18 giugno 2011 – A ben vedere il sistema di lotta alla criminalità organizzata si è indebolito non solo con i tagli alla sicurezza, che paradossalmente hanno ridotto in stalle anche gli uffici di polizia nella terra dei casalesi come evidenziato in un inchiesta di Repubblica, bensì, anche con una normativa che ha reso più rigorosi gli elementi  necessari per lo scioglimento dei comuni per mafia.

Infatti, l’art.143 del testo unico sugli enti locali, con la novella del primo pacchetto sicurezza, richiede che emergano concreti, univoci e rilevanti elementi di collegamento tra amministratori ed organizzazioni di tipo mafioso, mentre il testo in precedenza richiedeva solo che vi fossero elementi di collegamento.

Al riguardo, si spera, per non fare un salto nel passato, che nel testo unico antimafia continuino ad essere previste le white list di soggeti non a rischio mafioso per l’expo di Milano e la ricostruzione in Abruzzo.

Non si ripeta, dunque, la svista che lo scorso anno nella prima stesura della manovra finanziaria nell’istituire le zone a burocrazia zero si omise di escludere dalla deregulation gli atti in tema di antimafia. Fortunatamente il legislatore rimediò all’inspiegabile dimenticanza.

Enzo Marco Letizia

Ripreso da Ansa, Agi,

L’Unità del 19 giugno 2011

L’UNITA’: TAGLI E SVISTE COSI’ VIENE PENALIZZATA LOTTA ALLA CRIMINALITA