650-diaRoma, 3 agosto – Il Governo chiarisca se le modalità di assegnazione di personale alla D.I.A. e del relativo trattamento economico rimangono inalterati, poiché con la cancellazione dell’art. 120 dal codice antimafia c’e’ incertezza sulla risposta.
Infatti, la Legge 29 ottobre 1991, n. 345 istitutiva della D.I.A. ha assecondato l’esigenza di assegnare personale particolarmente competente e professionalmente preparato alle investigazioni, per poter contrastare al meglio fenomeni di criminalità organizzata. La stessa legge ha riconosciuto un trattamento economico superiore, identico a quello che era percepito dal personale in servizio presso l’Alto Commissariato per la lotta alla mafia, per la particolarità ed il rischio delle funzioni esercitate.
I risultati negli anni sono stati eccellenti ed in particolare dal 2009 al primo semestre 2011 la D.I.A. ha sequestrato beni per 5,7 miliardi di euro e confiscato beni per un valore di 1,2 miliardi. Quindi l’aver cancellato dal Codice Antimafia le succitate previsioni, inserite nell’articolo 120, appare come una penalizzazione di chi quotidianamente “fa antimafia”.

Ripreso da Adnkronos, Ansa