1-ministroSignor Ministro,

ci troviamo costretti, a distanza di pochi mesi dalla precedente lettera, a scriverle nuovamente, per sollecitare una Sua azione in merito alla questione degli assegni una tantum previsti per il Personale delle Forze di Polizia.

Lei senz’altro ricorderà che nei mesi di giugno e di settembre questa Associazione Le ha inviato due lettere che avevano l’intento di richiamare la Sua attenzione su questa delicata questione, affinché si attivasse per incrementare il fondo destinato alla compensazione economica degli effetti negativi del blocco degli stipendi, previsti dai commi 1 e 21 dell’articolo 9 del D.L. 78/2010, ritenendo che Ella avesse gli strumenti necessari per concertare il relativo provvedimento.

Si evidenzia che con l’art.8, comma 11 bis, del D.L. 78/2010, è stato istituito un fondo destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze di Polizia ed Armate, fondo che è stato incrementato con il D.L. 27/2011 per assicurare al personale interessato una compensazione economica conseguente agli effetti relativi all’applicazione del congelamento di alcuni elementi retributivi, di cui ai commi 1 e 21 dell’art. 9 del Decreto Legge n. 78/2010.

Come è noto, i fondi disponibili per l’anno 2011 sono stati sufficienti per assecondare tutte le esigenze del personale che hanno maturato i requisiti per la corresponsione delle indennità c.d. “congelate” nello stesso 2011, mentre le somme disponibili sono del tutto insufficienti per gli anni 2012-2013. In merito, in sede di conversione del D.L. 26 marzo 2011, n. 27 il legislatore all’art. 1, comma 2, per reperire le somme necessarie al soddisfacimento delle esigenze ha previsto che: “ la dotazione del fondo di cui al comma 1 può essere ulteriormente incrementata, con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con i Ministri della Difesa e dell’Interno con quota parte delle risorse corrispondenti alle minori spese effettuate, rispetto al precedente anno, in conseguenza delle missioni internazionali di pace, e delle risorse di cui al comma 7 lettera a), dell’art. 2 del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143 convertito, con modificazioni dalla legge 13 novembre 2008 n, 181, relativo al Fondo unico giustizia”.

Fino ad oggi purtroppo dobbiamo costatare che, nonostante la discussione parlamentare e le nostre sollecitazioni, non è stato attinto un centesimo dal FUG per le esigenze del personale e lo si umilia disattendendo le previsioni legislative, corrispondendo allo stesso una somma pari al 46% di quanto gli sarebbe spettato nell’anno 2012.

Le ricordiamo che Lei stessa, durante la conferenza stampa di ferragosto, ha riferito che dal FUG sono arrivati da fine giugno 2011 a luglio 2012 ben 102 milioni per le esigenze di funzionamento del Ministero.

E’ evidente che non c’è bisogno di una nuova legge, poiché essa già c’è. La volontà di utilizzare il FUG per aumentare la percentuale di corresponsione dell’assegno una tantum, è riconducibile a Lei e agli altri Ministri interessati ad emanare il relativo atto di alta amministrazione.

Al riguardo, si ha la netta percezione che Codesto Dicastero non abbia compreso appieno l’importanza e la delicatezza di trovare la giusta soluzione che un Governo tecnico avrebbe dovuto individuare con facilità.

Non Le nascondiamo che siamo amareggiati ed indignati per il trattamento riservatoci. La invitiamo, pertanto, nuovamente, a mantenere fede agli impegni assunti dal Parlamento in sede legislativa, affinché il personale possa avere quanto gli spetta.

Non ci sembra superfluo ricordarLe che i tagli continui effettuati al Settore Sicurezza hanno determinano un gravissimo vulnus all’operato delle donne e gli uomini delle Forze di Polizia che lavorano in condizioni, ogni giorno, più difficili e precarie, e che sempre più spesso risolvono problematiche lavorative quotidiane affidandosi alla loro assoluta ed indiscutibile buona volontà, e non agli strumenti che dovrebbero loro essere forniti. Tanto che possiamo affermare che i poliziotti pagano due volte la crisi.

Spesso il Governo, rivolgendosi ai sindacati di Polizia, ha affermato che gli stessi non comprendono appieno il periodo che stiamo vivendo.

Signor Ministro, in tutta franchezza, ci sembra che sia il Governo a non aver compreso appieno i sacrifici cui sono chiamati quotidianamente le donne e gli uomini più esposti nel garantire la sicurezza di questo Paese.

Roma, 11 dicembre 2012

Enzo Marco Letizia

LETTERA MINISTRO CANCELLIERI 11 DICEMBRE 2012