Nel cinquantesimo anniversario dell’uccisione dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Antonio Niedda, l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia rende omaggio alla memoria di un servitore dello Stato caduto in un vile agguato terroristico, vittima della strategia della tensione e dell’odio eversivo che ha segnato gli anni più drammatici della storia repubblicana.
Era il pomeriggio del 4 settembre 1974 quando l’Appuntato Niedda, impegnato in un’operazione di controllo del territorio nei pressi del casello autostradale di Ponte di Brenta, nei dintorni di Padova, fu colpito mortalmente da un commando di estrema destra. I terroristi, armati e determinati a sottrarsi a un controllo di polizia, aprirono il fuoco con un fucile mitragliatore, colpendo Antonio Niedda in maniera letale.
L’agguato era parte di una più ampia attività sovversiva condotta da gruppi neofascisti presenti nel Nord-Est del Paese, protagonisti di una stagione di sangue volta a destabilizzare le istituzioni democratiche. Le indagini successive portarono alla scoperta di un vero e proprio arsenale occultato dagli autori dell’attentato e di una rete eversiva legata all’organizzazione Ordine Nuovo, il cui obiettivo era la destabilizzazione dell’ordine pubblico e la costruzione di un clima di paura e tensione nel Paese.
Alla memoria dell’Appuntato Niedda è stata conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile, con la seguente motivazione: “In servizio di pattuglia presso il casello autostradale, veniva mortalmente colpito da colpi d’arma da fuoco esplosi da alcuni terroristi neofascisti nel tentativo di sottrarsi al controllo. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere.”
Oggi, nella cerimonia che si è svolta nel luogo dell’agguato, la Polizia di Stato, rappresentata dai dirigenti e funzionari della Questura di Padova, ha reso omaggio al suo sacrificio, insieme ai familiari, alle autorità locali e al Prefetto. Il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza ha inviato una corona d’alloro, simbolo di memoria e di riconoscenza a nome dell’intera Istituzione.
L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia si unisce al ricordo e ribadisce l’importanza di preservare la memoria di chi ha donato la vita per la difesa della legalità, della libertà e della democrazia. Ricordare Antonio Niedda significa non soltanto onorare il suo coraggio, ma anche vigilare affinché mai più si ripetano simili derive eversive, e affinché le giovani generazioni conoscano il prezzo pagato da tanti servitori dello Stato per garantire la pace e i diritti costituzionali.
Il suo nome vive nella memoria della Polizia di Stato e in quella civile del nostro Paese, come simbolo di fedeltà allo Stato e di impegno quotidiano per il bene comune.
ROMA, 4 SETTEMBRE 2025
IL SEGRETARIO NAZIONALE
ENZO LETIZIA