Tra le tante immagini del sisma che ha colpito una delle zone più belle, ricche di storia e di tradizione del nostro Paese, ci hanno commosso in particolare quelle degli agenti che scavano tra le macerie, che tirano via con le mani pietre e massi, con la tenacia incrollabile e disperata di chi spera così di trovare qualcuno ancora in vita. Come gli altri, cittadini tra cittadini, si prodigano per chi è rimasto sotto le rovine della sua casa. Come gli altri, volontari, militari, si adoperano per i superstiti, per garantire che vengano ripristinati servizi e viabilità. E come è loro compito, insieme agli interventi di supporto forniti alla macchina dei soccorsi, sono impegnati nella prevenzione dei fenomeni di sciacallaggio che potrebbero verificarsi.
Guardiamo a loro con orgoglio ed emozione, perché la loro appassionata opera in questa catastrofe fa parte della nostra missione, che non è fatta solo di ordine pubblico, di repressione dei reati, di contrasto alla criminalità e al terrorismo, ma consiste anche nel dare il proprio contributo con responsabilità e dedizione per il bene comune inalienabile della vita in sicurezza, in pace, in armonia.
Quei luoghi, quelle case, quelle scuole, quegli ospedali, quei monumenti, quelle chiese che hanno costruito la nostra storia individuale e collettiva e sui quali si è abbattuta la furia della natura, sono la nostra identità, rappresentano il significato più alto della cittadinanza e l’espressione più elevata della civiltà cui apparteniamo con fierezza.
In questi giorni tutti gli Italiani e le donne e gli uomini della Polizia in prima linea, stanno dando prova della forza d’animo, dello spirito unitario e della solidarietà che da sempre ci caratterizzano, del coraggio determinato e saldo che il nostro popolo ha sempre dimostrato nelle difficoltà, che ha animato il riscatto dalla dittatura e la ricostruzione, così come oggi ispira la lotta alle mafie e al terrorismo e così come si è espresso nel fronteggiare altre terribili prove e catastrofi naturali.
Le donne e gli uomini delle forze dell’ordine non mancheranno mai a quel patto stretto tra cittadini, Stato e istituzioni: come sono impegnati ora nella fase dell’emergenza, saranno con le popolazioni colpite domani per contribuire alla ricostruzione, quella che significa ridare una casa, una piazza, una chiesa, una scuola, ma anche collaborare a restituire a chi ha perso tutto, serenità e speranza nel futuro.

Roma, 26 agosto 2016
Lorena La Spina

Editoriale-26-agosto-2016