Esprimiamo piena condivisione rispetto alle considerazioni del Ministro dell’Interno sull’importanza della norma introdotta con l’ultimo Decreto Sicurezza in tema di arresto in flagranza differita, applicata anche in occasione dei recenti fatti di Torino, durante il corteo “No Meloni Day”, che hanno portato all’arresto di uno dei responsabili dell’aggressione agli operatori e al ferimento di otto agenti.

L’estensione dell’istituto dell’arresto in flagranza differita anche al reato di lesioni personali contro un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, nell’atto o a causa dell’adempimento delle relative funzioni, rappresenta un avanzamento cruciale per il sistema della sicurezza pubblica.

In situazioni di ordine pubblico, infatti, la lesione arrecata a un agente non è soltanto un atto di violenza fisica, ma costituisce un attacco diretto alla capacità dello Stato di esercitare le proprie funzioni, alla continuità del servizio e all’Autorità di Pubblica Sicurezza che gli operatori incarnano. Rendere possibile un intervento tempestivo, anche quando l’immediatezza dell’arresto non è realizzabile per ragioni operative, significa rafforzare la tutela degli agenti e garantire una risposta certa, proporzionata e adeguata alla gravità delle aggressioni.

L’esperienza conferma che il nuovo impianto normativo consente di intervenire con maggiore efficacia contro comportamenti violenti che mirano a impedire o ostacolare l’azione delle Forze dell’ordine durante manifestazioni pubbliche. È un passo avanti importante per la sicurezza degli operatori e per la legalità nelle piazze.

Così in una nota, Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.

SICUREZZA: ANFP, ‘ARRESTO IN FLAGRANZA DIFFERITA, STRUMENTO ESSENZIALE PER TUTELARE LEGALITA’

Roma, 17 nov. (Adnkronos) – “L’estensione dell’istituto dell’arresto in flagranza differita anche al reato di lesioni personali contro un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, nell’atto o a causa dell’adempimento delle relative funzioni, rappresenta un avanzamento cruciale per il sistema della sicurezza pubblica”. Cosi’, in una nota, l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, esprimendo “piena condivisione” rispetto alle considerazioni del Ministro dell’Interno sull’importanza della norma introdotta con l’ultimo Decreto Sicurezza in tema di arresto in flagranza differita, applicata anche in occasione dei recenti fatti di Torino, durante il corteo ‘No Meloni Day’, che hanno portato all’arresto di uno dei responsabili dell’aggressione agli operatori e al ferimento di otto agenti. “In situazioni di ordine pubblico, infatti, la lesione arrecata a un agente non e’ soltanto un atto di violenza fisica, ma costituisce un attacco diretto alla capacita’ dello Stato di esercitare le proprie funzioni, alla continuita’ del servizio e all’autorita’ di Pubblica Sicurezza che gli operatori incarnano. Rendere possibile un intervento tempestivo, anche quando l’immediatezza dell’arresto non e’ realizzabile per ragioni operative, significa rafforzare la tutela degli agenti e garantire una risposta certa, proporzionata e adeguata alla gravita’ delle aggressioni – spiega Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia -L’esperienza conferma che il nuovo impianto normativo consente di intervenire con maggiore efficacia contro comportamenti violenti che mirano a impedire o ostacolare l’azione delle Forze dell’ordine durante manifestazioni pubbliche. È un passo avanti importante per la sicurezza degli operatori e per la legalita’ nelle piazze”.

Sicurezza: Anfp, arresto flagranza differita strumento cruciale (AGI) – Roma, 17 nov. – L’Associazione nazionale funzionari di polizia esprime “piena condivisione rispetto alle considerazioni del ministro dell’Interno sull’importanza della norma introdotta con l’ultimo Decreto sicurezza in tema di arresto in flagranza differita, applicata anche in occasione dei recenti fatti di Torino, durante il corteo ‘No Meloni Day’, che hanno portato all’arresto di uno dei responsabili dell’aggressione agli operatori e al ferimento di otto agenti”.
Cosi’ in una nota Enzo Letizia, segretario dell’associazione.
“L’estensione dell’istituto dell’arresto in flagranza differita anche al reato di lesioni personali contro un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, nell’atto o a causa dell’adempimento delle relative funzioni – spiega Letizia – rappresenta un avanzamento cruciale per il sistema della sicurezza pubblica. In situazioni di ordine pubblico, infatti, la lesione arrecata a un agente non e’ soltanto un atto di violenza fisica, ma costituisce un attacco diretto alla capacita’ dello Stato di esercitare le proprie funzioni, alla continuita’ del servizio e all’Autorita’ di pubblica sicurezza che gli operatori incarnano. Rendere possibile un intervento tempestivo, anche quando l’immediatezza dell’arresto non e’ realizzabile per ragioni operative, significa rafforzare la tutela degli agenti e garantire una risposta certa, proporzionata e adeguata alla gravita’ delle aggressioni.
L’esperienza conferma che il nuovo impianto normativo consente di intervenire con maggiore efficacia contro comportamenti violenti che mirano a impedire o ostacolare l’azione delle forze dell’ordine durante manifestazioni pubbliche. E’ un passo avanti importante – conclude il leader sindacale – per la sicurezza degli operatori e per la legalita’ nelle piazze”. (AGI)