La prossima legge di bilancio rappresenta un passaggio decisivo per la credibilità delle istituzioni e per la tutela di chi quotidianamente garantisce sicurezza e stabilità al Paese. Non basta firmare contratti che si limitano a tradursi in aumenti solo sulla carta: fisco e inflazione finiscono per assorbirne gran parte degli effetti, lasciando vuoto il segno del riconoscimento economico.

A questo si aggiunge una criticità che grava in maniera pesante sui dirigenti di polizia: il ritardo dei contratti del pubblico impiego. È un fattore che non può essere sottovalutato, perché produce effetti anche sull’adeguamento delle retribuzioni dei dirigenti del Comparto Sicurezza e Difesa. Infatti, la progressione economica di queste figure è calcolata annualmente sugli aumenti contrattuali del personale del pubblico impiego: più le trattative si prolungano, maggiore diventa il tempo in cui dirigenti di polizia, ma anche professori universitari e magistrati, restano privati di un giusto adeguamento.

Non è dunque soltanto una questione di risorse: è un tema di rispetto istituzionale e di dignità professionale. Il ritardo non colpisce “privilegiati”, come spesso si vuole far credere, ma figure che rivestono funzioni essenziali per la vita democratica del Paese. I dirigenti di polizia, in particolare, sono chiamati a esercitare responsabilità crescenti, a esporre se stessi a rischi operativi e a garantire l’equilibrio tra libertà e sicurezza.

Per questo la legge di bilancio non può limitarsi a stanziare fondi: deve anche introdurre misure strutturali che incidano realmente sul potere d’acquisto – taglio dell’IRPEF, riduzione del cuneo fiscale, salvaguardie dall’inflazione – e deve stimolare un’accelerazione delle trattative contrattuali.

Ritardare ancora significherebbe tradire l’impegno assunto nei confronti di chi, con il proprio lavoro, rappresenta lo Stato nel suo volto più concreto: quello della sicurezza dei cittadini.

Serve coraggio politico e chiarezza nelle scelte. Solo così si potrà restituire dignità alla funzione dirigenziale e garantire a poliziotti la certezza che lo Stato non solo chiede loro sacrifici, ma è anche capace di riconoscerli.

 

Roma, 25 settembre 2025

IL SEGRETARIO NAZIONALE

Enzo Marco Letizia

Editoriale 25 settembre 2025 legge bilancio contratti dirigenti