Oggetto: considerazioni sull’applicazione delle aggravanti ex art. 583-quater c.p. e riflessione sulla percezione di impunità.

 

Signor Capo della polizia,

desidero esprimerLe il rammarico, condiviso da molti colleghi, per quanto recentemente accaduto in occasione degli scontri verificatisi a Napoli il 10 luglio u.s., durante una manifestazione, nel corso della quale alcuni operatori di polizia, tra cui un funzionario della Digos, hanno riportato lesioni, tra cui la frattura ad una mano, chiaramente riconducibile anche ad una lesione grave.

Nonostante il tempestivo arresto in flagranza dell’autore del fatto e la corretta contestazione dell’aggravante prevista dal nuovo art. 583-quater del codice penale, introdotto con il DDL Sicurezza, l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto ma disposto la liberazione dell’indagato, che oggi risulta proceduto a piede libero.

Comprendiamo pienamente che la decisione spetti al giudice, nell’ambito di una valutazione autonoma e garantita dei presupposti normativi per l’applicazione delle misure cautelari. Tuttavia, non possiamo non evidenziare come simili esiti, a distanza di pochi mesi dall’entrata in vigore di norme volte a tutelare più incisivamente il personale delle Forze di polizia, rischino di vanificare l’efficacia preventiva e repressiva dell’intervento legislativo.

Il senso di frustrazione che ne deriva tra gli operatori, che vedono lesi i propri diritti fisici e professionali senza una risposta immediata e tangibile da parte del sistema giudiziario, alimenta la percezione di una impunità di fatto, che indebolisce la fiducia non solo nell’apparato sanzionatorio ma anche nel principio di effettività della tutela dello Stato verso i suoi servitori.

Riteniamo importante avviare una riflessione più ampia e approfondita, anche nelle sedi istituzionali opportune, sull’attuazione concreta delle nuove aggravanti e sulla coerenza tra gli obiettivi del legislatore e le prassi applicative. Sarebbe auspicabile, in tal senso, un confronto franco tra le componenti istituzionali coinvolte, affinché l’inasprimento delle pene non resti solo un dato normativo, ma si traduca in una risposta visibile, giusta ed efficace.

 

Enzo Marco Letizia

 

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Al Signor Capo della Polizia

Direttore Generale della Pubblica Sicurezza

Pref. Vittorio PISANI

Lettera 18 luglio scontri Napoli_Capo_PS