Accogliamo con soddisfazione il provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale di Milano che ha disposto la riapertura delle indagini sulla tragica morte di Fausto TINELLI e Lorenzo IANNUCCI “Iaio”, giovani militanti della sinistra meneghina uccisi a colpi d’arma da fuoco il 18 marzo 1978, a pochi passi dallo storico centro sociale “Leoncavallo”.
La decisione di svolgere nuovi accertamenti sul tragico duplice omicidio, vicenda particolarmente sentita dai cittadini milanesi – tanto che due anni fa lo stesso Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità una mozione che chiedeva di riaprire le indagini – scaturisce dalla richiesta formulata dalla Procura di Milano sulla scorta di un’articolata e complessa informativa redatta dalla D.I.G.O.S. del Capoluogo lombardo che, con pazienza, ha cercato di individuare possibili nuove “piste” investigative per tentare di risolvere un delitto risalente a quasi cinquant’anni fa, in un periodo buio della storia di questo Paese.
Gli “anni di piombo”, come ha recentemente ribadito anche la Presidente del Consiglio Giorgia MELONI in occasione della ricorrenza della morte di Sergio RAMELLI, altra giovane vita spezzata in quel periodo, hanno costituito una spirale di odio cieco e di violenza trascinatasi per troppo tempo, un pezzo di storia d’Italia con cui tutti devono fare i conti.
Proprio con tale spirito, non possiamo che incoraggiare e sostenere lo sforzo e l’impegno della Procura e degli investigatori della D.I.G.O.S. di Milano affinché, nell’ottica di una sincera pacificazione che consenta di ricucire una ferita profonda nella coscienza nazionale, facciano luce su uno dei tanti casi irrisolti di un periodo che oggi più che mai vogliamo relegare nel passato.
Lo dobbiamo a quelle oltre 450 vittime innocenti – tra queste, ci preme ricordarlo, 106 indossavano una divisa – che hanno perso la vita durante quell’ondata di violenza e terrorismo che ha colpito l’Italia; così come lo dobbiamo alle loro famiglie.
Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia
(ANSA) – ROMA, 07 MAG – “Accogliamo con soddisfazione il provvedimento del gip di Milano che ha disposto la riapertura delle indagini sulla tragica morte di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci ‘Iaio’, giovani militanti della sinistra meneghina uccisi a colpi d’arma da fuoco il 18 marzo 1978, a pochi passi dallo storico centro sociale Leoncavallo”. Cosi’ Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.
“La decisione di svolgere nuovi accertamenti sul tragico duplice omicidio, vicenda particolarmente sentita dai cittadini milanesi – ha osservato Letizia – scaturisce dalla richiesta formulata dalla Procura di Milano sulla scorta di un’articolata e complessa informativa redatta dalla digos del capoluogo lombardo che, con pazienza, ha cercato di individuare possibili nuove piste investigative per tentare di risolvere un delitto risalente a quasi cinquant’anni fa, in un periodo buio della storia di questo Paese”.
“Non possiamo – ha proseguito – che incoraggiare e sostenere lo sforzo e l’impegno della procura e degli investigatori della affinche’, nell’ottica di una sincera pacificazione che consenta di ricucire una ferita profonda nella coscienza nazionale, facciano luce su uno dei tanti casi irrisolti di un periodo che oggi piu’ che mai vogliamo relegare nel passato. Lo dobbiamo a quelle oltre 450 vittime innocenti – tra queste, ci preme ricordarlo, 106 indossavano una divisa – che hanno perso la vita durante quell’ondata di violenza e terrorismo che ha colpito l’Italia; cosi’ come lo dobbiamo alle loro famiglie”. (ANSA)