Oggi ricorre il trentaquattresimo anniversario dell’omicidio di Beppe Montana che, nel luglio del 1985, venne vigliaccamente ucciso prima di poter compiere proprio 34 anni. Eppure nella sua breve esistenza aveva concentrato così tanti successi contro cosa nostra che venne freddato poco prima che venisse ucciso anche Ninni Cassarà”
“Erano gli uomini con cui Falcone aveva iniziato una straordinaria stagione investigativa che avrebbe cambiato per sempre il modo di comprendere e combattere la mafia siciliana”
“Il fare memoria oggi del sacrificio consapevole di Beppe Montana, ci spinge a riflettere e far riflettere sulla necessità che per combattere sistemi criminali complessi come quelli di cosa nostra, l’unica via è quella della coesione forte tra uomini ed istituzioni”
“In questo tempo così caratterizzato da divisioni ed esasperato individualismo, ci rifacciamo all’esempio del nostro collega ed eroe per invitare tutti coloro i quali hanno responsabilità istituzionali, a ritrovare unità di intenti nel continuare a combattere una guerra che negli ultimi tempi ci regalato importanti vittorie in tante battaglie ma che sarebbe un errore imperdonabile considerare vinta”
“Resta infatti la parte più difficile, quella in cui interessi mafiosi e pubblici rischiano di coincidere in pericolosi interessi di natura economica”
“Come associazione nazionale Funzionari di Polizia, resteremo vigili affinché all’attività antimafia vengano assicurate sempre le migliori risorse umane e tecnologiche”
Così in una nota il portavoce dell’ANFP, Girolamo Lacquaniti, ricorda l’omicidio del Commissario Beppe Montana avvenuto a a Santa Flavia (Palermo) il 28 Luglio 1985.

 

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34 anni fa omicidio Beppe Montana: Anfp,non lo dimentichiamo

(ANSA) – ROMA, 28 LUG – “Oggi ricorre il trentaquattresimo anniversario dell’omicidio di Beppe Montana che, nel luglio del 1985, venne vigliaccamente ucciso prima di poter compiere proprio 34 anni. Eppure nella sua breve esistenza aveva concentrato cosi’ tanti successi contro Cosa nostra che venne freddato poco prima che venisse ucciso anche Ninni Cassara’”. LO ricorda Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione nazionale funzionari polizia. “Erano gli uomini – prosegue Lacquaniti – con cui Falcone aveva iniziato una straordinaria stagione investigativa che avrebbe cambiato per sempre il modo di comprendere e combattere la mafia siciliana. Il fare memoria oggi del sacrificio consapevole di Beppe Montana, ci spinge a riflettere e far riflettere sulla necessita’ che per combattere sistemi criminali complessi come quelli di cosa nostra, l’unica via e’ quella della coesione forte tra uomini ed istituzioni. In questo tempo cosi’ caratterizzato da divisioni ed esasperato individualismo – aggiunge – ci rifacciamo all’esempio del nostro collega ed eroe per invitare tutti coloro i quali hanno responsabilita’ istituzionali, a ritrovare unita’ di intenti nel continuare a combattere una guerra che negli ultimi tempi ci regalato importanti vittorie in tante battaglie ma che sarebbe un errore imperdonabile considerare vinta”. (ANSA).