11/11/2010 19.38
SICUREZZA: MANTOVANO,MODELLO CASERTA ESEMPIO CONTRASTO MAFIE
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – Ha dato risultati eccellenti il cosiddetto ‘’Modello Caserta’’: gruppi di uomini a progetto ben preparati e addestrati per essere chiamati ad intervenire dove si riscontra l’emergenza criminale. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano partecipando all’assemblea della Anfp (Associazione nazionale dei funzionari di polizia). Ormai date le dimensioni del fenomeno criminale, il modello di contrasto ha acquisito connotati ‘’global’’, oltrepassando i confini del singolo stato. ‘’Oggi e’ veramente ingeneroso – ha aggiunto Mantovano – descrivere l’Italia come la patria delle mafie, quando la si puo’ descrivere come modello di contrasto alla criminalita’ mafiosa che – ha concluso – funziona bene a livello nazionale ed e’ preso come esempio all’estero’’.
11/11/2010 19.43
SICUREZZA: ANFP, POLITICA ESCA DALLA LOGICA DELL’EMERGENZA ‘SERVE UN PROGETTO, NON SOLO MISURE DI PREVENZIONE E REPRESSIONE’
Roma, 11 nov. (Adnkronos) – “E’ necessario un progetto per la sicurezza da parte della classe politica italiana, uscendo dalla logica dell’emergenza”. E’ quanto sostiene l’Anfp, Associazione nazionale funzionari di polizia, che all’hotel Quirinale di Roma celebra la prima giornata della sua assemblea nazionale dedicata al tema ‘Dal controllo del territorio alla certezza della pena’. “La materia sicurezza -sottolinea l’Anfp- non si esaurisce nell’adozione di misure relative alla prevenzione e alla repressione dei reati, ma comprende la tutela dell’interesse generale alla incolumita’ delle persone e, quindi, la salvaguardia di un bene per il quale serve una regolamentazione uniforme su tutto il territorio nazionale. La concezione moderna di sicurezza, infatti, non puo’ limitarsi unitamente al contrasto dei fenomeni di criminalita’, poiche’ l’allarme sociale e il senso di insicurezza vengono alimentati non solo dai reati ma anche da comportamenti incivili e da fenomeni di degrado fisico, urbano e sociale”. (segue)
11/11/2010 19.44
SICUREZZA: ANFP, POLITICA ESCA DALLA LOGICA DELL’EMERGENZA (2) (Adnkronos) – In particolare, l’Anfp ricorda che “l’intervento della mafia nell’economia non solo corrompe il tessuto sano dell’economia legale, alterando i meccanismi di concorrenza e gli equilibri di mercato, ma crea aree di consenso sociale all’interno delle quali si generano perversi rapporti in cui si smarrisce definitivamente il senso delle regole”. Inoltre, “il complesso rapporto fra mafia e impresa, di per se’ gia’ deleterio, degenera ulteriormente per l’ingresso di un terzo protatonista, la pubblica amministrazione, che per i cospicui capitali che e’ in grado di mettere in circolazione rischia di diventare il piu’ grande fornitore di liquidita’ per la criminalita’ organizzata”. Altra condizione ritenuta fondamentale per la sicurezza del Paese e’ quella di “dare certezza alla pena, avendo il coraggio di guardare in faccia la realta’ e trovare una soluzione condivisa per una riforma equilibrata”, considerando che “in vent’anni l’indice di delittuosita’ e’ aumentato quasi del 100%. Un maggiore investimento sulla giustizia anche nell’edilizia carceraria -conclude l’Anfp- renderebbe verosimilmente piu’ rapidi i processi senza sovraffollare le carceri”.
Relazione del Segretario Nazionale Enzo Marco Letizia
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