839-scorteSul delicato tema delle scorte ognuno deve pesar bene le parole essendo una materia assai delicata che riguarda la sicurezza sia delle alte cariche istituzionali, sia di politici, magistrati, giornalisti, sindacalisti o imprenditori impegnati nella lotta contro la criminalità, l’eversione e per l’affermazione della legalità.
Le polemiche e le strumentalizzazioni politiche di questo periodo, non devono in alcun caso avere la pretesa di condizionare le decisioni dei tecnici dell’UCIS, che fu istituito dopo l’assassinio del prof. Marco Biagi proprio per garantire la tutela di soggetti e personalità da scortare dopo attente ed oculate analisi. Il senso dello Stato deve essere il criterio guida in tempi in cui gruppi di chiara matrice eversiva possono sfruttare il disagio sociale sollecitato dalla grave crisi economica. La conferma del rigurgito terroristico, non va dimenticato, è arrivata lo scorso maggio con l’attentato compiuto nei confronti dell’Amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare.
La politica della razionalizzazione della spesa pubblica non può considerare la sicurezza del Paese solo un costo e le polemiche non possono generare l’effetto di lasciare da sole le forze di polizia e le personalità a rischio. Per questo sosteniamo e condividiamo la linea equilibrata e saggia adottata dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia sulla delicata questione delle scorte.

Roma, 27 agosto 2012

Ripreso da Adnkronos, Asca