427-2sigleTre mesi fa il Presidente del Consiglio Monti, nel presentare la manovra finanziaria ai sindacati di polizia e agli organi di rappresentanza militare aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato la specificità degli operatori del comparto.
Adesso, alla prima prova dei fatti, il governo mostra di aver già fatto marcia indietro. Sulle pensioni intenderebbe innalzare fino a tre anni il limite di età per accedere alla pensione di vecchiaia; innalzare il limite di età e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata e, più in generale, determinare un peggioramento delle condizioni di accesso degli operatori alla pensione.
Siamo sorpresi e preoccupati dell’ottica ragionieristica che il governo manifesta nell’affrontare una questione che andrebbe esaminata con attenzione e competenza, quella dell’età di centinaia di migliaia di operatori che fanno fronte a situazioni complesse e rischiose di controllo del territorio e di ordine pubblico.
Innanzi a questo voltafaccia, alla scarsa sensibilità nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori di polizia, all’inquietante mancanza di consapevolezza circa i rischi per gli operatori e i cittadini che può determinare un ulteriore aumento dell’età media degli operatori in servizio, e persino all’assenza di qualsiasi confronto del governo con le organizzazioni di rappresentanza degli operatori, siamo costretti a dichiarare lo stato di mobilitazione della categoria.
I poliziotti, dunque, scenderanno in piazza contro eventuali decisioni dettate unicamente dall’obiettivo di ridurre la spesa, che il governo sembra voler adottare anche a costo di provocare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini e degli operatori.

Roma 8 marzo 2012

SIAP SILP PER LA CGIL COISP ANFP

MANOVRA: SINDACATI POLIZIA, VOLTAFACCIA GOVERNO SU PENSIONI DICHIARATO STATO MOBILITAZIONE CATEGORIA (ANSA) – ROMA, 8 MAR – Voltafaccia del Governo sulle pensioni del comparto sicurezza e difesa. Lo denunciano i sindacati di polizia Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp. ”Tre mesi fa – ricordano le organizzazioni – il presidente del Consiglio Monti, nel presentare la manovra finanziaria ai sindacati di Polizia e agli organi di rappresentanza militare aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato la specificita’ degli operatori del comparto. Adesso – lamentano – alla prima prova dei fatti, il Governo mostra di aver gia’ fatto marcia indietro”. Sulle pensioni, rilevano i sindacati, ”intenderebbe innalzare fino a tre anni il limite di eta’ per accedere alla pensione di vecchiaia; innalzare il limite di eta’ e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata e, piu’ in generale, determinare un peggioramento delle condizioni di accesso degli operatori alla pensione. Siamo sorpresi e preoccupati dell’ottica ragionieristica che il Governo manifesta. Di fronte a questo voltafaccia, alla scarsa sensibilita’ nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro degli Operatori di polizia, all’inquietante mancanza di consapevolezza circa i rischi per gli Operatori e i cittadini che puo’ determinare un ulteriore aumento dell’eta’ media degli Operatori in servizio, e persino all’assenza di qualsiasi confronto del governo con le organizzazioni di rappresentanza degli Operatori – annunciano – siamo costretti a dichiarare lo stato di mobilitazione della categoria”.