L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime ferma condanna per le gravi minacce comparse sui social network indirizzate alla figlia del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ed alle figlie del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Tali atti non possono essere derubricati a semplici intemperanze verbali: sono manifestazioni di violenza che, sfruttando la visibilità e la velocità di diffusione dei social media, alimentano sentimenti d’odio e polarizzazione, generando un clima ostile e pericoloso per la convivenza civile.

Le minacce online sono ancor più insidiose perché:
lasciano una traccia visibile e permanente, facilmente emulabile da altri;
colpiscono nella sfera personale e familiare, cercando di delegittimare chi ricopre funzioni pubbliche attraverso l’intimidazione privata;
possono suggestionare le menti più deboli, spingendole a gesti estremi e violenti.

Nel condannare senza riserve ogni forma di minaccia, l’Associazione sottolinea l’importanza di un’azione tempestiva da parte degli organi investigativi e giudiziari, così come di una riflessione profonda sul linguaggio pubblico e sull’uso responsabile delle piattaforme digitali.

La tutela delle istituzioni democratiche passa anche dalla protezione di chi le rappresenta e dei loro affetti. Nessuna divergenza di opinione può giustificare il ricorso alla violenza, verbale o fisica.
Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia

 

Minacce Meloni: funzionari Polizia, non sottovalutare violenza AGI) – Roma, 31 mag. – L’Associazione nazionale Funzionari di Polizia esprime “ferma condanna per le gravi minacce” comparse sui social network indirizzate alla figlia della premier Giorgia Meloni e alle figlie del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Tali atti – dichiara Enzo Letizia, segretario dell’Anfp, in una nota – non possono essere derubricati a semplici intemperanze verbali: sono manifestazioni di violenza che, sfruttando la visibilita’ e la velocita’ di diffusione dei social media, alimentano sentimenti d’odio e polarizzazione, generando un clima ostile e pericoloso per la convivenza civile”.
Le minacce online, rileva ancora Letizia, “sono ancor piu’ insidiose perche’ lasciano una traccia visibile e permanente, facilmente emulabile da altri, colpiscono nella sfera personale e familiare, cercando di delegittimare chi ricopre funzioni pubbliche attraverso l’intimidazione privata, possono suggestionare le menti piu’ deboli, spingendole a gesti estremi e violenti”. Nel condannare “senza riserve” ogni forma di minaccia, l’Anfp sottolinea “l’importanza di un’azione tempestiva da parte degli organi investigativi e giudiziari, cosi’ come di una riflessione profonda sul linguaggio pubblico e sull’uso responsabile delle piattaforme digitali. La tutela delle istituzioni democratiche – conclude – passa anche dalla protezione di chi le rappresenta e dei loro affetti. Nessuna divergenza di opinione puo’ giustificare il ricorso alla violenza, verbale o fisica”. (AGI)

GOVERNO: FUNZIONARI POLIZIA, ‘MINACCE A MELONI E PIANTEDOSI SONO VIOLENZA CHE ALIMENTANO Roma, 31 mag. (Adnkronos) – “L’Associazione nazionale funzionari di polizia esprime ferma condanna per le gravi minacce comparse sui social network indirizzate alla figlia del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e alle figlie del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi”. Cosi’ in una nota Enzo Letizia segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.
“Tali atti non possono essere derubricati a semplici intemperanze verbali – prosegue Letizia – sono manifestazioni di violenza che, sfruttando la visibilita’ e la velocita’ di diffusione dei social media, alimentano sentimenti d’odio e polarizzazione, generando un clima ostile e pericoloso per la convivenza civile. Le minacce online sono ancor piu’ insidiose perche’ lasciano una traccia visibile e permanente, facilmente emulabile da altri; colpiscono nella sfera personale e familiare, cercando di delegittimare chi ricopre funzioni pubbliche attraverso l’intimidazione privata; possono suggestionare le menti piu’ deboli, spingendole a gesti estremi e violenti”.
“Nel condannare senza riserve ogni forma di minaccia, l’Associazione sottolinea l’importanza di un’azione tempestiva da parte degli organi investigativi e giudiziari, cosi’ come di una riflessione profonda sul linguaggio pubblico e sull’uso responsabile delle piattaforme digitali. La tutela delle istituzioni democratiche – conclude Letizia – passa anche dalla protezione di chi le rappresenta e dei loro affetti. Nessuna divergenza di opinione puo’ giustificare il ricorso alla violenza, verbale o fisica”.