62-2berlusconi

 

Signor Presidente,

come certamente ricorderà, il 13 dicembre 2010 rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco hanno pubblicamente manifestato in piazza Montecitorio, esprimendo con forza tutta la propria indignazione per l’inadempimento degli impegni a suo tempo assunti da parte del Governo e, in particolare, per il paradossale ritiro, dal decreto sicurezza, del c.d. emendamento sulle “specificità”, pure precedentemente proposto.
L’irrazionale politica dei tagli orizzontali ha più volte ingiustamente penalizzato le già esigue risorse destinate alle retribuzioni degli operatori di polizia e negli ultimi tre anni sono stati sottratti al comparto sicurezza circa due miliardi e mezzo di euro. Né, ci sembra, il tentativo di riduzione della spesa pubblica, perseguito attraverso provvedimenti indiscriminati di contenimento delle uscite, si è accompagnato ad una lungimirante ed organica razionalizzazione della spesa e all’adozione di più serie e concrete misure di contrasto all’evasione fiscale.
E così, a dispetto delle promesse e delle premesse dell’azione di questo Governo in materia di sicurezza pubblica, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno assistito solo ad una riduzione delle risorse economiche destinate al settore, al mancato ripianamento degli organici, alla mancata attuazione del riordino delle carriere e da ultimo, addirittura, all’aprioristica fissazione (in evidente contrasto con l’art. 36 Cost.) di un “tetto massimo”, al 31 dicembre 2010, per straordinari ed indennità operative, a causa del quale essi non potranno percepire, nel corso del 2011, la dovuta retribuzione a fronte di un impegno eventualmente superiore a quello dell’anno precedente. Impegno che, del resto, è del tutto ragionevole attendersi nel contesto in cui attualmente operiamo.
In sostanza: riduzione delle risorse complessive, cronicizzazione delle carenze degli organici, impoverimento delle risorse materiali e strumentali, drammaticamente obsolete ed insufficienti e, per di più, impossibilità di remunerare gli oneri inevitabilmente superiori che da tale situazione conseguono a carico di quella che ci appare sempre più come una “razza” in lenta, ma inesorabile estinzione.
In questo quadro desolante e nel silenzio assordante che ha accompagnato le nostre numerose civili rivendicazioni, apprendiamo con ulteriore sconforto dagli organi di stampa che, nel corso di alcuni dei festeggiamenti privati organizzati a Villa San Martino, le giovani intrattenitrici, evidentemente per maggior diletto dei presenti, sarebbero state fatte travestire anche da poliziotte…
Non vogliamo e non dobbiamo – per precisa e convinta vocazione istituzionale – prendere parte all’acceso dibattito politico e di opinione che, negli ultimi giorni, ha accompagnato le vicende che si sarebbero verificate presso la Sua residenza, né, tanto meno, all’iter giudiziario in corso. Tutto questo non ci appartiene.
Riteniamo, però, che la dimensione privata debba, appunto rimanere tale e non possiamo fare a meno di evidenziare – nel caso in cui le notizie di cronaca non dovessero, poi, risultare destituite di ogni fondamento – quale sia la considerazione che il Presidente del Consiglio mostra di riservare agli appartenenti alle Forze dell’Ordine, in particolare se di sesso femminile.
Ci apparirebbe umiliante, se la realtà non finisse – all’apparenza – col superare l’immaginazione, sottolineare la rilevanza e la delicatezza delle funzioni che, con sacrificio personale e familiare, ogni giorno siamo chiamati a svolgere, a tutela della sicurezza collettiva ed individuale (per altro anche della Sua), quasi sempre nella totale assenza del dovuto riconoscimento dell’impegno costantemente profuso, dei cui risultati troppo spesso, ingiustificabilmente, ci si appropria.
Ma tant’è e nell’auspicare che il Governo da Lei presieduto voglia onorare gli impegni assunti verso gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, La invitiamo, pertanto, ad un’immediata smentita delle notizie apparse negli ultimi giorni, volta a restituire alle donne della Polizia di Stato la dignità, la considerazione ed il decoro che riteniamo con assoluta convinzione debbano esser loro riservati.
Roma, 19 gennaio 2011
Il Vice Segretario Nazionale Vicario
Dott.ssa Lorena La Spina

Ripresa da Ansa, Agi, Asca, Adnkronos

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Lettera al Presidente Berlusconi