“Le immagini delle violenze a Marina di Carrara da parte di diverse persone ai danni di operatori delle Forze di Polizia è solamente uno dei tanti casi che quotidianamente si verificano in tutto il Paese. Riteniamo che questa escalation di azioni criminali contro le donne e gli uomini in uniforme sia fomentata da una crescente ed irresponsabile comunicazione tesa ad animare sentimenti anti polizia. La ricerca spasmodica di un nemico contro il quale riversare la rabbia e le frustrazioni legate anche (ma non solo) al difficile periodo economico e sociale che stiamo vivendo, rischia di produrre drammatici effetti”.

“Bollare quanto accaduto in Toscana come semplici intemperanze giovanili simili a quelle di Vicenza sarebbe un errore madornale. L’analisi di quanto accade in Italia rivela una pericolosa tendenza nel ricercare lo scontro con le forze dell’ordine che sono ormai sistematicamente oggetto di provocazioni e gesti ostili. Crediamo sia necessario un radicale cambiamento nei toni, nelle azioni e nelle dichiarazioni di quanto hanno responsabilità istituzionali o di opinion leader”.

“Non esiteremo a denunciare quanti, fomentando o giustificando reati di straordinaria gravità, non fanno altro che innescare continui incendi che rischiano di far bruciare il nostro Paese in modo analogo a quanto accadde negli anni 70.La deriva a cui assistiamo da mesi deve essere arrestata con sobrietà e fermezza e nessun interesse di carattere politico-elettorale può giustificare comportamenti diversi”.

Sassaiola contro polizia: Anfps, clima anni ’70, denunceremo                                              (ANSA) – MASSA (MASSA CARRARA), 24 AGO – “Clima anni ’70, ricerca del nemico, sentimenti anti-polizia; denunceremo quanti fomentano l’odio contro le divise”. Cosi’ interviene l’Associazione nazionale Funzionari di Polizia dopo l’aggressione ad alcuni agenti la notte tra sabato e domenica a Marina di Carrara(Massa Carrara). La polizia stava agendo per sedare una rissa tra giovani. “Quello di Marina di Carrara – dichiara Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’associazione – e’ uno dei tanti casi che quotidianamente si verificano in tutto il Paese. Riteniamo che questa escalation di azioni criminali contro le donne e gli uomini in uniforme sia fomentata da una crescente ed irresponsabile comunicazione tesa ad animare sentimenti anti polizia”. “La ricerca spasmodica di un nemico contro il quale riversare la rabbia e le frustrazioni legate anche (ma non solo) al difficile periodo economico e sociale che stiamo vivendo, rischia di produrre drammatici effetti – continua Lacquaniti – Bollare quanto accaduto in Toscana come semplici intemperanze giovanili, simili a quelle di Vicenza, sarebbe un errore madornale. Crediamo sia necessario un radicale cambiamento nei toni. Non esiteremo a denunciare quanti, fomentando o giustificando reati di straordinaria gravita’, non fanno altro che innescare continui incendi che rischiano di far bruciare il nostro Paese in modo analogo a quanto accadde negli anni ’70”. (ANSA).