L’ultimo episodio avvenuto a Torino dove due poliziotti sono stati aggrediti e feriti a Torino da un soggetto armato di spranga che gridava Allah Akbar, è solo l’ultimo in ordine di tempo di una lunga scia di episodi in cui sempre più spesso si usa violenza con armi improprie nei confronti degli appartenenti alle forze dell’ordine.
Le cronache e gli episodi che ci vengono segnalati indicano in modo inequivocabile un aumento della tendenza da parte di personaggi spesso non equilibrati a compiere azioni altamente lesive verso cittadini e operatori di pubblica sicurezza. Se da un lato apprezziamo i messaggi di solidarietà che vengono dalle istituzioni, dall’altro dobbiamo ribadire la necessità che si attuino celermente le procedure per dotare al più presto gli operatori quotidianamente impegnati su strada delle pistole ad impulsi elettrici.
Oltre a questo crediamo sia una riflessione sulle strutture e le modalità di contenimento di soggetti con problemi psichiatrici che risultano pericolosi per l’incolumità pubblica e, non da ultimo, uno snellimento delle procedure di rimpatrio per gli stranieri che compiono reati contro l’incolumità delle persone.
L’associazione nazionale Funzionari di Polizia è solidale con gli agenti feriti che, ancora una volta, hanno sacrificato la propria integrità per bloccare l’assalitore nel modo meno cruento”
Così in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, interviene in merito al l’aggressione di ieri a Torino a danno di due agenti di Polizia da parte di un senegalese già destinatario di due provvedimenti di espulsione.

Poliziotti aggrediti: funzionari polizia, avviare riflessione
Serve pistola elettrica e snellire procedure rimpatrio stranieri
(ANSA) – TORINO, 22 APR – Sono in aumento gli episodi in cui si usa violenza, con armi improprie, nei confronti degli appartenenti alle forze dell’ordine. Lo sostiene Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, commentando l’aggressore, ieri a Torino, di due agenti da parte di un senegalese armato di spranga che gridava ‘Allah Akbar’. “Apprezziamo i messaggi di solidarietà che vengono dalle istituzioni – aggiunge – ma ribadiamo la necessità che si attuino celermente le procedure per dotare al più presto gli operatori impegnati su strada delle pistole a impulsi elettrici”. “Oltre a questo crediamo sia necessaria una riflessione sulle strutture e le modalità di contenimento di soggetti con problemi psichiatrici, che risultano pericolosi per l’incolumità pubblica e, non da ultimo, uno snellimento delle procedure di rimpatrio per gli stranieri che compiono reati contro l’incolumità delle persone”, aggiunge Lacquaniti, esprimendo a nome dei funzionari di polizia solidarietà agli agenti feriti che, ancora una volta, hanno sacrificato la propria integrità per bloccare l’assalitore nel modo meno cruento”.(ANSA).

ARTICOLO CORRIERE DEL 23 APRILE 2019