Il 12 dicembre del 1969 furono cinque gli attentati, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e che colpirono contemporaneamente Roma e Milano, dove la bomba collocata nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana uccise 17 civili inermi e ne ferì 88.
Fu l’inizio di oltre un decennio di barbarie, che spezzò oltre 450 vite, cento di loro indossavano una divisa dello Stato. I professionisti del terrore colpivano nel mucchio i cittadini, nelle banche, nelle piazze, sui treni, oppure assassinavano figure simboliche, rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, dei sindacati e della magistratura.
La genia terrorista voleva risvegliare i violenti impulsi di parte per sovvertire le istituzioni e riportarci nel buio antidemocratico.
Sono stati anni dolorosi e difficili. Ma il Paese non si è fatto intimidire e rispose con le armi del diritto e della democrazia, attraverso una straordinaria mobilitazione popolare e civile, che ci insegna ancora oggi che i valori fondanti della nostra Costituzione sono la vera forza per affrontare uniti qualsiasi difficoltà e rigurgito violento.

Piazza Fontana: funzionari polizia,Paese reagi’ con armi diritto
AGI – Roma, 12 dic. – “Il 12 dicembre del 1969 furono cinque gli attentati, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e che colpirono contemporaneamente Roma e Milano, dove la bomba collocata nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana uccise 17 civili inermi e ne feri’ 88. Fu l’inizio di oltre un decennio di barbarie, che spezzo’ oltre 450 vite, cento di loro indossavano una divisa dello Stato”. A sottolinearlo e’ Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.
“I professionisti del terrore colpivano nel mucchio i cittadini, nelle banche, nelle piazze, sui treni – ricorda Letizia – oppure assassinavano figure simboliche, rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, dei sindacati e della magistratura. La genia terrorista voleva risvegliare i violenti impulsi di parte per sovvertire le istituzioni e riportarci nel buio antidemocratico. Sono stati anni dolorosi e difficili. Ma il Paese non si e’ fatto intimidire e rispose con le armi del diritto e della democrazia, attraverso una straordinaria mobilitazione popolare e civile, che ci insegna ancora oggi che i valori fondanti della nostra Costituzione sono la vera forza per affrontare uniti qualsiasi difficolta’ e rigurgito violento”. (AGI)

PIAZZA FONTANA: ANFP, ‘ANNI DOLOROSI MA L’ITALIA NON SI E’ FATTA INTIMIDIRE’
Roma, 12 dic. (Adnkronos) – “Sono stati anni dolorosi e difficili. Ma il Paese non si e’ fatto intimidire e rispose con le armi del diritto e della democrazia, attraverso una straordinaria mobilitazione popolare e civile, che ci insegna ancora oggi che i valori fondanti della nostra Costituzione sono la vera forza per affrontare uniti qualsiasi difficolta’ e rigurgito violento”. Lo afferma il segretario nazionale di Anfp, Letizia.
“Il 12 dicembre del 1969 furono cinque gli attentati – prosegue – concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e che colpirono contemporaneamente Roma e Milano, dove la bomba collocata nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana uccise 17 civili inermi e ne feri’ 88. Fu l’inizio di oltre un decennio di barbarie, che spezzo’ oltre 450 vite, cento di loro indossavano una divisa dello Stato”.
“I professionisti del terrore – ricorda – colpivano nel mucchio i cittadini, nelle banche, nelle piazze, sui treni, oppure assassinavano figure simboliche, rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, dei sindacati e della magistratura. La genia terrorista – conclude Letizia – voleva risvegliare i violenti impulsi di parte per sovvertire le istituzioni e riportarci nel buio antidemocratico”.