348-4tremontiSul Corriere della Sera di questa mattina nell’articolo “La manovra è sufficiente non ci sarà un bis” vengono riportatate le seguenti parole del Ministro del Tesoro, anche con riferimento alle proteste delle Forze dell’Ordine: “la reazione non sembrava legata all’entità delle riduzioni, spesso di 100-200 euro su stipendi alti o comunque prestigiosi, ma sulla lesa intoccabilità”.
E’ bene che il Ministro Tremonti impari a fare i conti. Infatti, con la sua manovra se un manager pubblico ha uno stipendio lordo di 110 mila euro annui, esso subira’ una riduzione di 1000 euro pari a meno di 100 al mese, e non si accorgerà minimamente dei tagli.
Mentre a un poliziotto con uno stipendio lordo di 27.000 euro annui (netto mensile 1.400) si è bloccato il contratto nel prossimo quadriennio che singnifica un mancato guadagno di almeno 1.500 euro annui se, poi, maturasse nel prossimo triennio diciassette anni di servizio per effetto della manovra gli verrà bloccato un assegno di funzione di 2.000 euro annui. Nel triennio quindi il poliziotto con uno stipendio pari ad 1/4 del manager pubblico perderà più del triplo di quanto si e’ tagliato a quest’ultimo, e sentira’ forte gli effetti negativi del provvedimento tremontiano sulla sua qualita’ della vita.
La manovra è immorale perché toglie di più’ a chi ha di meno per garantire chi ha di più’, tanto che il ricco, non dipendente dello Stato, che possiede un panfilo e magari non paga fino in fondo le tasse non verserà neanche’ un centesimo.

Roma, 22 luglio 2010

Ripreso da Asca, Agi, Ansa