366-corseraRiduzione della pratica di outsourcing. La pratica gestionale di affidare a soggetti esterni, consulenti o società amiche di influenti, ha prodotto una incoerente moltiplicazione dei progetti e degli appalti, ha determinato onerosissime inefficienze, ha indotto una lievitazione esponenziale dei costi di acquisizione dei mezzi e delle tecnologie, non sempre affidabili, dei sistemi informatici e telematici;
Valorizzazione e promozione delle professionalità interne, apertura a nuove risorse. La Polizia ha, al suo interno, grandi professionisti e potenzialità tecniche inespresse o sottoimpiegate che, con modesti investimenti e un approccio creativo coraggioso, potrebbero essere messe al servizio del Paese. Le Scuole, i laboratori tecnici, gli istituti di medicina legale potrebbero essere largamente utilizzate per le esigenze formative anche del personale delle Polizie locali ed estere evitando costose duplicazioni. L’integrazione e il coinvolgimento anche dei giovani figli di immigrati, oltre a favorire l’affermarsi di una cultura della cittadinanza, impegnerebbe nella lotta alle mafie e alla malavita d’importazione forze fresche più incisive per fronteggiare un fenomeno non del tutto conosciuto;
Controllo sulla spesa immobiliare. Dovrebbe essere esercitata un’attenta vigilanza sulle operazioni di dismissione, sui frettolosi interventi di cartolarizzazione, sulle azioni di decentramenti e sulla pratica degli affitti milionari, che in questi anni hanno moltiplicato le spese per le strutture e le infrastrutture, a favore di ben individuabili imprenditori del mattone;

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