La questione della reperibilità è tanto seria da richiedere un intervento urgente finalizzato a finanziare il capitolo n. 2501 che riguarda l’indennità di presenza qualificata da corrispondere al personale dirigenziale della Polizia di Stato.

La criticità è ben nota all’Amministrazione fin dai primi mesi del 2017, allorquando si stava definendo l’articolato del riordino.

Ma d’allora nulla è stato fatto. Di certo, non ci voleva la “Sibilla Cumana” per prevedere che le incertezze, sia sul finanziamento dell’area negoziale sia sull’apertura del tavolo negoziale per la dirigenza di polizia, avrebbero comportato dei problemi nel pagamento dei turni di reperibilità effettivamente svolti dal citato personale.

Diciamolo con chiarezza, i dirigenti della Polizia di Stato sono quotidianamente reperibili in quanto la categoria è responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica in tutte le sue declinazioni. Infatti, ogni giorno devono far fronte alle innumerevoli criticità che sorgono nell’espletamento dei servizi.

Se si fosse curata con attenzione la questione, che riguarda esclusivamente il personale dirigente, l’Amministrazione avrebbe dovuto da tempo provvedere ad integrare le somme del capitolo n. 2501 sia per adeguare il compenso della presenza qualificata a quanto  già corrisposto al personale non dirigente da anni, sia per aumentare i turni effettuati in considerazione dell’incremento organico del personale dirigente, invece essa ha scelto la via più comoda rimandando tutto alle future valutazioni dell’area negoziale le cui risorse, come noto, sono sottostimate rispetto alle reali esigenze.

Una scelta che nei fatti, oggi come ieri, non riconosce il giusto lavoro assicurato dai Dirigenti di Polizia.

Ma come il sale sulle ferite aperte, al nono mese dell’anno in corso, viene emanato, con circolare, il prospetto riguardante ogni Questura relativo ai contingenti di personale ed al numero dei turni autorizzati per il 2019, in cui sono stati  previsti tagli sostanziosi rispetto a quelli autorizzati nel 2017.

Al riguardo, con il tipico linguaggio del tecnocrate ragioniere, incapace di consigliare e programmare la soluzione delle questioni, ma che è specializzato a  mettere  a “posto le carte”, a settembre la Direzione Centrale competente scrive così: “si precisa che le risorse finanziarie a disposizione per la copertura della spesa per l’indennità di cui si tratta non consentono ulteriori incrementi di contingenti o di turni, pertanto  si richiede la massima attenzione nel rispettare le indicazioni fornite a ciascuna Questura”.

È proprio il caso di dire: “oltre al danno la beffa”! Per carità di patria ci asteniamo da ogni commento.

Confidando nella Sua nota sensibilità, La preghiamo di intervenire poiché, dopo due anni,  la  situazione è diventata  insostenibile e non più tollerabile dalle donne e dagli uomini su cui gravano le maggiori responsabilità per la tutela della sicurezza del Paese.

Roma, 5 settembre 2019
Enzo Marco Letizia

Criticità reperibilità. Lettera al Capo