1-39agenzie-lulio-2015

Roma, 7 luglio – Abbiamo appreso dalla discussione al Senato che la maggioranza intende eliminare il requisito della reiterazione delle violenze e delle minacce gravi. Riteniamo che il tempo disponibile per la prosecuzione della discussione sul ddl relativo all’introduzione del reato di tortura debba servire per un ulteriore miglioramento del testo. La pluralità delle condotte deve essere salvaguardata, al fine di garantire un’adeguata tipizzazione della nuova fattispecie e di distinguerla da altre ipotesi delittuose che – lo si sottolinea – sono già previste dal nostro ordinamento.
Inoltre, la stessa Convenzione Anti Tortura (cd CAT) precisa che il termine tortura non si estende al dolore o alle sofferenze derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse inerenti o da esse cagionati, mentre di ciò non vi è traccia nel testo attualmente in discussione. È stato anche eliminato l’avverbio “intenzionalmente”, che pure è presente nella CAT e che avrebbe reso più rigoroso l’accertamento sull’elemento psicologico.
Crediamo con assoluta convinzione che il testo debba essere scevro da qualsiasi forma di pericolosa e discutibile ideologizzazione e concepito sin dall’inizio con la chiarezza necessaria ad evitare ogni ambiguità a livello interpretativo.
Tortura: Funzionari Polizia e Siap,evitare ambiguità in ddl
(ANSA) – ROMA, 7 LUG – “Crediamo con assoluta convinzione che il testo del ddl contro la tortura debba essere scevro da qualsiasi forma di pericolosa e discutibile ideologizzazione e concepito sin dall’inizio con la chiarezza necessaria ad evitare ogni ambiguità a livello interpretativo”. Lo affermano Il segretario del Siap Giuseppe Tiani e quello dell’associazione Funzionari di Polizia, Lorena La Spina. “Abbiamo appreso dalla discussione al Senato – aggiungono – che la maggioranza intende eliminare il requisito della reiterazione delle violenze e delle minacce gravi. Riteniamo che il tempo disponibile per la prosecuzione della discussione sul ddl relativo all’introduzione del reato di tortura debba servire per un ulteriore miglioramento del testo”. Secondo Tiani e La Spina “la pluralità delle condotte deve essere salvaguardata, al fine di garantire un’adeguata tipizzazione della nuova fattispecie e di distinguerla da altre ipotesi delittuose che sono già previste dal nostro ordinamento”. Inoltre, proseguono “la stessa Convenzione Anti Tortura (cd CAT) precisa che il termine tortura non si estende al dolore o alle sofferenze derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse inerenti o da esse cagionati, mentre di ciò non vi è traccia nel testo attualmente in discussione. È stato anche eliminato l’avverbio “intenzionalmente”, che pure è presente nella CAT e che avrebbe reso più rigoroso l’accertamento sull’elemento psicologico”.
Tortura: Anfp-Siap, no alle ideologizzazioni; migliorare il testo
 (AGI) – Roma, 7 lug. – Il testo del ddl che introduce il reato di  tortura deve essere “scevro da qualsiasi forma di pericolosa e  discutibile ideologizzazione e concepito sin dall’inizio con la  chiarezza necessaria ad evitare ogni ambiguita’ a livello  interpretativo”. Ad affermarlo sono il segretario generale del Siap,  Giuseppe Tiani, e il segretario nazionale dell’Anfp, Lorena La Spina.
“Abbiamo appreso dalla discussione al Senato – spiegano i due  sindacalisti – che la maggioranza intende eliminare il requisito della  reiterazione delle violenze e delle minacce gravi. Riteniamo che il  tempo disponibile per la prosecuzione della discussione sul ddl debba  servire per un ulteriore miglioramento del testo. La pluralita’ delle  condotte deve essere salvaguardata, al fine di garantire un’adeguata  tipizzazione della nuova fattispecie e di distinguerla da altre ipotesi  delittuose che sono gia’ previste dal nostro ordinamento. Inoltre –  concludono Tiani e La Spina – la stessa Convenzione anti tortura precisa  che il termine tortura non si estende al dolore o alle sofferenze  derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse inerenti o da esse  cagionati, mentre di cio’ non vi e’ traccia nel testo attualmente in  discussione. E’ stato anche eliminato l’avverbio ‘intenzionalmente’, che  pure e’ presente nella Convenzione e che avrebbe reso piu’ rigoroso  l’accertamento sull’elemento psicologico”. (AGI)