Proprio quando i processi di civilizzazione, il progresso scientifico e l’innovazione hanno dischiuso nuovi orizzonti, abbattuto confini, allargando a dismisura l’utenza e l’accesso alle informazioni, al sapere ed alla conoscenza; proprio quando ci eravamo illusi che la globalizzazione potesse rimuovere ostacoli alla libera circolazione di idee, valori e individui, promuovendo coesione sociale e contribuendo ad uno sviluppo più equo, ecco che veniamo posti di fronte a nuove minacce, a nuovi accadimenti, come nel caso dell’incontrollabile potenza dell’utilizzo della rete, del pericolo del fanatismo religioso e dei connessi fenomeni terroristici, dell’infiltrazione della criminalità organizzata nella politica e nel mondo economico.

Proliferano i teatri nei quali ogni giorno si consumano azioni criminali, nei quali le tensioni sociali possono degenerare e sfociare in violenza, ove interessate strumentalizzazioni ingenerano aggressività e nutrono la trasgressione, soprattutto nei contesti urbani, dove le differenze sociali sono più radicalizzate. Inoltre, accanto alla sempre maggior consapevolezza dei cittadini, desiderosi di partecipare alle scelte che influiranno sulla loro esistenza, soprattutto in periodi di crisi a cui si collega l’aumento di conflittualità, proliferano anche movimenti protestatari di natura violenta. Tutto ciò rende la gestione dell’ordine pubblico uno degli aspetti più delicati della nostra realtà.

Sono tante le sfide cui deve saper rispondere una polizia moderna, che non voglia essere soltanto custode dell’ordine costituito, ma anche garante di valori democratici, depositaria di ideali di solidarietà ed armonia sociale, nei quali le diversità possono integrarsi in un’appagante e coerente convivenza. Spetta a noi funzionari, affrontare e gestire queste criticità, per sviluppare professionalità e valorizzare competenze in grado di rispondere ai bisogni della cittadinanza in tema di sicurezza e legalità.

Viviamo tempi complessi ed assai impegnativi, nei quali la nostra funzione di Autorità di Pubblica Sicurezza ricopre un ruolo fondamentale. Ancor di più, in questo periodo di pandemia, siamo chiamati a vigilare affinché l’esercizio delle libertà e dei diritti sanciti dalla legge, non si traduca impropriamente in un potenziale pregiudizio per i singoli, per la collettività e per le stesse istituzioni democratiche.

Stiamo toccando con mano il valore di una funzione specifica che ci caratterizza in modo esclusivo. In questo contesto spiccano i compiti di direzione e coordinamento sanciti in capo al Questore allorquando deve tutelare, contemperare e bilanciare con equilibrio le libertà di riunione, di circolazione, d’informazione, d’impresa e di lavoro, in caso di manifestazioni pubbliche. Con l’ordinanza non si disciplina solo l’impiego delle forze dell’ordine messe a disposizione, ma si indicano tempi, forme, luoghi e modalità di svolgimento, le cui prescrizioni sono tese proprio a garantire l’esercizio di quelle libertà.

Il nostro compito è quello sia di prevenire ed intervenire su quei comportamenti che realizzano un pregiudizio all’ordine pubblico, sia di garantire quelli che costituiscono espressione dello svolgimento della dialettica democratica e dell’esercizio delle libertà costituzionali. La ricerca del punto di equilibrio, muovendosi nel sistema dei diritti costituzionalmente garantiti, sotto il profilo operativo, è rimessa nelle mani dell’Autorità di Pubblica Sicurezza territorialmente competente. Il momento del dialogo con i manifestanti non si ferma al solo confronto sul preavviso di manifestazione, ma si articola anche nella fase di gestione dell’evento stesso dove, spesso, i colleghi su strada si interfacciano con gli organizzatori per concordare eventuali correttivi, finalizzati a scongiurare tensioni o criticità.

In conclusione, siamo convinti che la libertà è condizione ineliminabile della legalità, anzi dove non v’è libertà non può esservi legalità. È questa la motivazione per cui la tutela dell’ordine pubblico rappresenta per tutti noi il compito più delicato.

Roma, 11 novembre 2021

Il Segretario Nazionale Enzo Marco Letizia

LA NOSTRA SPECIFICA FUNZIONE